Trattative in corso. Ovviamente. È alle porte l’assemblea per la surroga di Biagio Lusini dal cda dell’Asi Caserta. E quindi urge accordo sul nome del successore. Il D-Day sabato 25 ottobre. La seduta è stata fissata in prima e seconda convocazione. In prima battuta servono almeno 13 voti sui 25 delegati del consiglio generale per eleggere il nuovo membro del comitato direttivo. In seconda convocazione invece basta la maggioranza dei presenti. In altre parole la surroga si farà. Il nodo riguarda il “chi”. Da chi sarà sostituito l’ex sindaco di Teverola? Tra i delegati del Pd e di Ncd si raggiunge quota 12-13. Forza Italia potrebbe accodarsi. A questi numeri si aggiunge il dem Angelo Sglavo stranamente indicato dal presidente della Provincia Angelo Di Costanzo di Forza Italia. Una decisione che ha insospettito non poco i dissidenti Democrat. Proprio il Pd gioca un ruolo centrale. Può contare sul maggiore numero di delegati. E ha diritto di prelazione perché Lusini fu indicato proprio dai dem. Assodato che i numeri ci sono, salvo stravolgimenti politici e guerra tra i sindaci, qual è l’identikit del successore dell’ex primo cittadino teverolese. In base al criterio territoriale la poltrona potrebbe spettare al delegato di Carinaro, Comune con una vastissima area Asi. In buona posizione anche Villa Literno e San Tammaro. Ma non è escluso, anzi potrebbe essere la soluzione più condivisa, che si adotti un criterio di rotazione. La decadenza di Lusini fa scuola. Si stabilisce che chi non fa parte dall’assemblea del Consorzio decade dal cda. Quindi l’elezione nel comitato direttivo non blinda nessuno per 5 anni. Con la rotazione dei delegati del consiglio generale per si garantirebbe l’alternanza senza scontentare nessuno. Ma in casa Pd che si dice? Raffaele Vitale è orientato a lasciare campo libero ai sindaci. Che peraltro sono anche componenti della segreteria provinciale del partito. Il doppio ruolo potrebbe facilitare un’intesa senza spargimento di sangue. Pronti invece a dare battaglia i gruppi anti-Vitale. Sospettano che dietro ci sia la regia dei gruppi Stellato-Graziano (vedasi nomina di Sglavo). E hanno già annunciato che non staranno a guardare con le mani in mano qualora ci fossero altre “manovre” occulte. Ma stavolta la palla sembra stare esclusivamente nelle mani dei sindaci, sia di quelli del Pd che di quelli di Ncd e Fi. Che difficilmente cederanno il passo ai rispettivi partiti.

Mario De Michele

 

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