Ogni anno in Italia circa 15mila bambini non vengono immunizzati. I pediatri rilanciano dunque un appello ai genitori affinchè vaccinino i propri figli, sottolineando come grazie alla vaccinazioni possano essere prevenite anche varie forme di tumore. Calano infatti sempre di più le vaccinazioni per i più piccoli: a livello nazionale sono circa 5.000 i bambini che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come poliomielite, difterite e tetano e 10.000 non ricevono nei tempi dovuti il vaccino per il morbillo e la rosolia.
Un fenomeno preoccupante e con forti differenze tra Regione e Regione: le coperture per le malattie prevenibili con il vaccino esavalente rimangono stazionarie, o in lievissimo rialzo, solo in Piemonte e in Sardegna, mentre nelle rimanenti Regioni (in particolare in Valle d’Aosta, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria) si nota un calo pari a oltre 1,5 punti percentuali nelle coperture per polio, Difterite ed epatite B e pari a quasi il 5% per la malattie esantematiche. Il dato emerge dal 19/mo Congresso Nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (Simri), in corso a Torino con oltre 650 specialisti da tutta Italia. E’ ”importante afferma Renato Cutrera, presidente Simri educare le famiglie e combattere la disinformazione, che induce a scelte sbagliate per la salute”. Inoltre, sottolinea il direttore del Dipartimento di Medicina Pediatrica Ospedale Bambino Gesù di Roma, Alberto Ugazio, ”i vaccini sono oggi un importante presidio sanitario anche per la prevenzione oncologica: oggi l’immunizzazione è ad esempio estremamente efficace contro il Papillomavirus e si sta dimostrando uno strumento prezioso per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, secondo per frequenza nel sesso femminile dopo il tumore del seno, e di molte altre neoplasie”. Insomma, conclude, ”i vaccini stanno mostrando un potenziale di applicazione molto più ampio di quello previsto e sono uno strumento di prevenzione e tutela della salute irrinunciabile”.