Si sta svolgendo questa mattina per le strade di napoli un corteo di protesta organizzato dal comitato vele di Scampia. Il corteo, composto da occupanti, assegnatari e solidali della campagna Mangnammece o Pesone sta attraversando via Roma con l’intenzione di dirigersi prima alle porte di Palazzo San Giacomo e dopo ai cancelli della Prefettura. L’iniziativa è nata dopo la diffusione della notizia di un’ordinanza di sgombero, emessa dal sindaco De Magistris per gli abitanti della vela celeste. Da anni il comitato vele di Scampia lotta per ottenere l’abbattimento delle vele e, dunque, lo sgombero delle stesse. Non prima, però, di aver garantito il diritto alla casa a chi ora le occupa. Diversi sono i progetti di riqualificazione dell’intera area che negli anni sono stati sottoposti alle varie amministrazioni dal comitato e, tra questi, c’è anche un progetto sviluppato con la facoltà di architettura. Gli attuali abitanti delle vele non hanno certo alcun interesse a restare in quelle case. Chiedono, però, nuove sistemazioni, dignitose ed adeguate alle esigenze di famiglie normali. Sono anni che lo stesso comitato denuncia lo stato di degrado e abbandono in cui versano le Vele, con inflitrazioni e perdite d’acqua ovunque, umidità terribile, e degrado più assoluto. Lo scorso luglio un tremendo lutto ha colpito l’intera comunità delle vele: dopo anni di lotta ha smesso di respirare Ivan, un giovane alto un metro e ottanta costretto su una sedia a rotelle elettrica dopo un grave incidente. Erano anni che la famiglia richiedeva una sistemazione adeguata alla sua condizione. Nei giorni successivi alla morte la famiglia sporse denuncia, ritenendo che la setticemia che aveva colpito il ragazzo poteva essere combattuta con una più accurata assistenza sanitaria. Lo stesso ragazzo era apparso più volte in televisione denunciando lo stato di degrado e difficoltà in cui era costretto a vivere. Eppure non ha mai mollato. Così gli altri abitanti delle vele che oggi sono ancora tutti lì. Per il momento, però, l’unica cosa che l’amministrazione gli ha garantito è un’ordinanza di sgombero senza soluzioni alternative per le famiglie.

Luca Leva


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