C’è un’inchiesta giudiziaria partita da Roma alla base delle dimissioni di Nello Mastursi da capo della segreteria del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Al momento non sono noti i particolari dell’indagine, ma sicuramente si tratta di questioni che riguardano anche l’attività politica del fedelissimo del governatore. Nei giorni scorsi le forze dell’ordine hanno acquisito atti dagli uffici di Palazzo Santa Lucia. E addirittura sembra che sia stato anche sequestrato il telefonino di Mastursi. Da quanto si apprende l’inchiesta potrebbe riguardare la campagna elettorale delle regionali, organizzata e seguita personalmente anche nei minimi dettagli da Mastursi. L’ormai ex capo della segreteria del governatore ha lasciato l’incarico nella giornata di sabato ma la sua decisione, ufficialmente “per motivi personali”, è stata formalizzata solo oggi. La Regione ha diffuso una nota in cui si afferma che Mastursi non era più in grado di ricoprire il doppio incarico a causa di “un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi impressi dalla nuova amministrazione regionale”. Una motivazione che è apparsa subito poco credibile. La ragione vera che ha spinto il vicesegretario regionale del Pd a passare la mano è stata l’inchiesta della Procura di Roma che lo vedrebbe coinvolto.

Mario De Michele

 

 

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