E’ cominciata stamani ad Avellino l’udienza preliminare del processo Isochimica, rinviata la settimana scorsa a causa dello sciopero degli avvocati penalisti. Nella prima udienza del 19 ottobre, il gup Fabrizio Ciccone aveva ammesso la richiesta di costituzione di parte civile di 231 ex operai dell’azienda di Elio Graziano, chiusa nel 1988, che hanno contratto patologie correlate alla esposizione all’amianto, dovuta alla scoibentazione delle carrozze ferroviarie. Nell’udienza di oggi, che si svolge nell’aula magna del Centro sociale “Samantha Della Porta”, il gup dovrebbe sciogliere la riserva su sei ulteriori richieste di costituzione di parte civile, presentate da altrettanti ex operai e da congiunti di lavoratori deceduti, e procedere all’esame di eventuali eccezioni da parte dei difensori dei 29 indagati per i quali la Procura di Avellino ha chiesto il rinvio a giudizio. Le accuse formulate a conclusione dell’inchiesta, coordinata dal Procuratore capo, Rosario Cantelmo, dei pm Roberto Patscot e Elia Taddeo, vanno dall’omicidio colposo plurimo alle lesioni personali, fino all’abuso e all’omissione di atti di ufficio e vedono coinvolti, a vario titolo, Elio Graziano e i suoi principali collaboratori, funzionari delle Ferrovie dello Stato, medici della Asl, amministratori comunali e funzionari del Comune di Avellino. Nel corso degli anni, venti ex operai dell’Isochimica sono deceduti. L’ultima vittima è stata Luigi Maiello, nel 2013: l’autopsia ha accertato che è morto a causa del mesotelioma pleurico contratto dalla lunga esposizione all’amianto. Il gup, al termine di una camera di consiglio durata circa tre ore, ha accettato anche la costituzione di altri ex lavoratori dell’azienda in attività a Borgo Ferrovia di Avellino dal 1983 al 1988, e quelle di congiunti ed eredi di altri lavoratori deceduti per patologie correlate alla esposizione all’amianto. Complessivamente, le parti civili ammesse sono circa 250. Ha inoltre ammesso come parte civile, ma soltanto nei confronti di Elio Graziano e dei dirigenti dell’Isochimica e nei confronti della Asl di Avellino, l’associazione “Lotta per la vita”, costituita dai residenti di Borgo Ferrovia, e i sindacati Cgil e Uil. Il gup ha respinto invece le richieste di costituzione, nei confronti degli altri indagati, complessivamente 29, dei sindacati confederali, di Cittadinanzattiva, Libera, Assoconsumatori, Legambiente e Aiea. In udienza i pm hanno chiesto e ottenuto, in seguito alla morte di un ex operaio, sopravvenuta alla chiusura dell’inchiesta, il cambiamento del capo di imputazione nei confronti degli indagati, da lesioni a omicidio colposo. L’udienza preliminare proseguirà il prossimo 12 gennaio quando verranno esaminate altre eccezioni procedurali e definito il calendario delle udienze.

 

 

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