“Finalmente la Commissione europea ha dato il via libera ai Programmi di sviluppo rurale (Psr) di Campania, Calabria e Basilicata. Una boccata di ossigeno che l’agricoltura meridionale attendeva da tempo, arriveranno circa 3 miliardi di euro per le tre regioni del Sud. Fondi che serviranno ad avviare una nuova fase di investimenti e facilitare il processo di ricambio generazionale in agricoltura: processi utili al settore e a tutta l’economia meridionale”. Lo ha annunciato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Partito Democratico – S&D e membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale “Ora però si velocizzi l’apertura dei bandi, il settore da molto tempo attende di poter attingere ai Fondi strutturali per gestire le priorità che sono legate in particolare alla prevenzione e gestione dei rischi aziendali, alla salvaguardia della biodiversità animale ed all’efficienza nell’uso delle risorse idriche”. “Il Psr della Campania 2014-2020 – spiega Caputo – è stato adottato questa mattina. I primi bandi verranno emessi già a dicembre. Il Psr della Campania avrà a disposizione 1,84 miliardi, di cui oltre 1,1 miliardi di euro di fondi Ue e 726 milioni di cofinanziamento nazionale. Di queste risorse, oltre 700 milioni sono destinati a preservare e ripristinare gli ecosistemi nei settori agricolo e forestale, mentre poco meno di 600 milioni andranno ad aumentare la competitività delle imprese agricole”. “Il Psr della Calabria ammonta a 1,1 miliardi di euro, di cui 667,7 milioni di fondi europei e 435,9 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Si punterà con convinzione su settori strategici per l’agricoltura calabrese, quali l’olivicoltura, l’agrumicoltura e la zootecnia, e si potenzieranno le relative filiere. Particolare sostegno verrà rivolto all’insediamento dei giovani imprenditori, all’aggregazione dei produttori e alle zone di montagna, alle aree interne e a quelle svantaggiate”. “In Basilicata il Psr avrà un budget di circa 680,16 milioni di euro, di cui 411,49 milioni di euro in arrivo dal bilancio Ue e 268,67 milioni di euro di cofinanziamento nazionale. Particolare sostegno verrà rivolto alle organizzazioni dei produttori dirette da giovani laureati, alla ricerca e sviluppo, alla creazione di posto di lavoro nella filiera agroalimentare e alla promozione dei prodotti di qualità biologici attraverso le misure agro-ambientali”. “Bene anche l’impegno delle regioni del sud che sono riuscite a portare a compimento questo risultato. Ora – conclude Nicola Caputo – bisogna lavorare per snellire le procedure e semplificare procedimenti amministrativi a carico delle aziende per mettere a frutto nel minor tempo possibile le risorse messe a disposizione da Bruxelles attraverso i Psr”.

 

 

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