Potrebbe essere arrivato ad una svolta il giallo della pen drive scomparsa durante il blitz in cui il 7 dicembre del 2011 fu arrestato il super latitante del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Sarebbe stato identificato, infatti il poliziotto che avrebbe prelevato il dispositivo per poi cederlo, in cambio di 50mila euro ad Orlando Fontana. Il poliziotto adesso è indagato per corruzione in concorso. Stando a quanto ricostruito non avrebbe fatto parte del gruppo entrato nel bunker e si ipotizza che la pen drive sia stata prelevata l’appartamento della famiglia inquieto.