Il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione convocata in Procura a Roma come testimone nell’inchiesta che vede coinvolti tra gli altri il governatore De Luca e il suo ex responsabile della segreteria politica Nello Mastursi. La Tartaglione avrebbe spiegato di non conoscere l’avvocato Manna: «Non ne avevo mai sentito parlare. Nessuna scelta del governatore in merito alle nomine era stata trasmessa alla segreteria del partito». Ascoltato come persona informata dei fatti anche Mario Casillo, capogruppo Pd in Consiglio regionale. I pm di Roma cercano di capire se nel PD si fosse a conoscenza delle manovre intorno alla giunta regionale per le nomine nella sanità ed in particolare quel Manna che ambivalente ad un posto di direttore generale. E che stando alle intercettazioni ne avrebbe fatto merce di scambio con una sentenza favorevole a De Luca sulla sospensione dell’applicazione della legge Severino decisa dal Tribunale di Napoli, dal collegio che includeva la moglie di Manna. In tutto sono 7 gli indagati della procura di Roma nell’inchiesta che coinvolge De Luca. Con il governatore sono iscritti tra gli altri con l’accusa di concussione per induzione, il giudice Anna Scognamiglio e l’ex capo segreteria di De Luca, Mastursi. Tutti, tranne De Luca, sono stati perquisiti il 19 ottobre. Gli altri indagati sono l’avvocato Guglielmo Manna, marito della Scognamiglio, Giorgio Poziello e Gianfranco Brancaccio, intermediari, Giuseppe Vetrano, ex coordinatore delle liste che hanno sostenuto De Luca in campagna elettorale. Nessuno dei perquisiti ha fatto ricorso al tribunale del riesame di Roma per impugnare i decreti di sequestro. L’inchiesta, affidata ai pm Corrado Fasanelli e Giorgio Orano, ha preso spunto da una trasmissione di atti da parte della procura di Napoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui