Soppressione dell’Arsan, dell’Arlas, riduzione delle Adisu da sette a due, scioglimento degli Ept con la creazione di un unico soggetto gestore delle politiche per il turismo, la cultura ed i beni culturali, riduzione delle attuali 53 fondazioni gestite fino al 10% da far confluire in un solo soggetto. Sono le “mosse” di Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania, che parla di “rivoluzione democratica in atto per cancellare enti inutili e doppioni”. Tutto per un risparmio per le casse regionali di oltre 15 milioni di euro. “Questa – spiega – è la seconda tappa di un lavoro immane su sburocratizzazione e semplificazione dell’attività regionale”. Attualmente in corso, come illustrato da De Luca, il processo di accorpamento delle Adisu con la creazione di un’azienda per Napoli (Adisu Campania 1) e un’altra per le altre città (Adisu Campania 2). Da questa operazione il risparmio è calcolato in 1 milione di euro. All’esame della Commissione consiliare Sanità e in calendario per il Consiglio regionale di martedì, il disegno di legge a iniziativa dello stesso De Luca, sullo scioglimento dell’Arsan, l’Agenzia regionale della Sanità. Una volta approvato il testo, il risparmio è di 8 milioni di euro. Analogo destino toccherà, nelle intenzioni del presidente, all’Arlas, Agenzia regionale per il lavoro e la scuola, con un risparmio di altri 3 milioni. Per gli Ept, gli Enti provinciali per il turismo, è prevista la creazione di un unico soggetto gestore delle politiche per il turismo, la cultura e i beni culturali. Sono 53 le Fondazioni censite in Campania nelle quali è presente la Regione. Di queste, 30 confluiranno in un unico soggetto. Sul fronte Ipab, Istituti di pubblica assistenza e beneficenza, e in corso il processo di predisposizione degli atti per la nomina di commissari con il mandato di estinguere i 16 istituti attualmente esistenti e trasferire i beni ai Comuni. In questo caso, il “beneficio” è la razionalizzazione dei patrimoni e delle strutture che i Comuni potranno utilizzare in maniera più proficua per fini sociali. E sempre nell’ambito della sburocratizzazione, è previsto un processo di semplificazione per i Parchi regionali.