Un abbattimento delle emissioni di CO2 da oltre 73mila tonnellate l’anno sarebbe possibile se in ognuno degli oltre 8mila Comuni italiani fosse presente una casa dell’acqua, cioè uno di quei chioschi che iniziano a vedersi lungo la Penisola (ce ne sono oltre 1.300, contro i poco più di 200 del 2010) dove riempire con acqua potabile le proprie bottiglie. A fare la proiezione è OroBlu point, divisione di GB.COM, tra le aziende che operano nel settore. Nelle oltre 200 case dell’acqua realizzate dalla società, in prevalenza nel nord est, si è registrato un prelievo medio annuo di 300 mila litri, l’equivalente di 200mila bottiglie da 1,5 litri in Pet che generano 1.380 kg di CO2 per la produzione e 7.800 kg per il trasporto. Al risparmio di CO2 si accompagna anche un risparmio economico. Nelle case dell’acqua il prezzo si aggira tra i 5 e gli 8 centesimi di euro al litro, nettamente inferiore rispetto al prezzo dell’acqua imbottigliata. (