Ieri è stata occupata la cumana di Montesanto, domani un corteo attraverserà la città di Napoli partendo da Piazza Dante per dirigersi verso gli uffici della Regione Campania in via S.Lucia. E’ questo il programma dei collettivi, dei comitati e di tutte le realtà di movimento napoletane. Un programma rivolto senza mezzi termini a chi vorrebbe la città pacificata dal natale e dall’enorme flusso di turisti registrato negli ultimi giorni. Quasi come a dire che non c’è proprio nulla da festeggiare. “Gli obiettivi della manifestazione – si legge dal comunicato – sono rivendicare trasparenza e determinazione dal basso sull’uso delle risorse per le politiche dell’abitare, il contrasto alla disoccupazione, per il diritto allo studio e all’accoglienza, il diritto a un reddito di esistenza e al welfare regionale. Un’urgenza assoluta di fronte ai miliardi di euro di fondi strutturali europei (e quelli del bilancio ordinario) che saranno gestiti dalla regione Campania che finora non ha marcato alcun cambio di passo rispetto al bilancio disastroso della giunta Caldoro. Anzi l’ultimo provvedimento legislativo approvato (la centralizzazione della gestione dei servizi idrici) sembra purtroppo andare nella direzione di nuove privatizzazioni, così come il ridimensionamento occupazionale delle società partecipate” La giornata di domani avrà come slogan “Puos ‘e sord”, slogan che, senza troppi giri di parole, pare essere un chiaro messaggio alla giunta De Luca. Il neo Presidente, infatti, oltre alla gestione della vicenda dei disoccupati B.r.o.s., che aspettano da anni lo sblocco di fondi a loro destinati, si troverà, nell’arco dei prossimi anni a dover gestire miliardi di euro di fondi strutturali europei. Venerdì – si legge ancora nel comunicato – la città degli ultimi, dai migranti alle persone in emergenza abitativa, dai disoccupati agli studenti, sarà in piazza perchè è stufa di politiche che passano sopra le nostre teste realizzando profitti per pochissimi e “l’austerità” per tutti gli altri. Rivendicheremo perciò la costituzione di un tavolo sociale pubblico sull’uso delle risorse in relazione ai bisogni che emergono dai territori per dare risposte concrete alle tante vertenze sociali in atto.
Luca Leva
Giulia Ambrosio