Dagli inizi degli anni 90, il prestigioso Liceo Linguistico Europeo della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, guidato dalla dr.ssa Giovanna D’Onofrio, ha deciso di offrire ai giovani allievi che lo frequentano la possibilità di scegliere lo studio di due nuove lingue e culture, accanto a quello, tradizionale, dell’ inglese, francese, spagnolo e tedesco. Si tratta delle lingue araba e russa. La Fondazione, infatti, ha preso atto dell’importanza di continuare ad istruire e formare i suoi giovani investendo anche nell’insegnamento delle cosiddette lingue del futuro: l’Arabo, in quanto lingua prevalente nell’area del Mediterraneo, massicciamente diffusa anche in Europa in virtù dei numerosi immigrati di prima e seconda generazione, ed il Russo, lingua indispensabile per costruire relazioni commerciali con la seconda nazione per importanza tra i paesi emergenti dopo la Cina. “Lo Sviluppo delle competenze linguistiche messe a disposizione degli allievi del nostro liceo – spiega la dr.ssa D’Onofrio – contribuiscono ad arricchire un’offerta istruttiva e formativa già importante, che a partire dal prossimo anno scolastico potrebbe essere arricchita dall’introduzione della lingua Cinese. Gli studenti sono accolti in un ambiente didatticamente stimolante, ove predomina la sinergia tra l’esperienza pluriennale di docenti qualificati ed il supporto tecnologico di laboratori linguistici attrezzati”. “Uno degli obiettivi principali della Fondazione per i prossimi anni – dichiara il Commissario Straordinario della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, Generale Giuseppe Alineri – sarà certamente, oltre al potenziamento di alcune delle principali lingue già oggetto di studio presso le scuole della Fondazione, quali Arabo e Russo, anche l’inserimento di altre lingue, quali quelle parlate nei Paesi appartenenti al gruppo BRICS ( Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), con i quali è in corso un deciso aumento degli scambi commerciali e turistici”. “Crediamo fortemente in questo percorso formativo – aggiunge il Generale Alineri – e ci aspettiamo, in termini di iscrizioni, un sostanzioso incremento del numero degli studenti che sceglieranno la Fondazione come sede dei propri studi, motivati dalla precisa convinzione che la conoscenza di una o più lingue straniere diverse dall’inglese sia ormai fondamentale per intrecciare rapporti commerciali con i Paesi delle aree del mondo emergenti”