I lavoratori Eav hanno ricevuto l’ennesima brutta notizia: niente tredicesima. Dalla Regione, infatti, non hanno trasferito i fondi necessari a pagare i dipendenti (e nemmeno i fornitori e l’indotto) e quindi l’azienda di trasporto non ha liquidità in cassa. Dipendenti e sindacati sono già pronti alla mobilitazione. Se macchinisti e capitreno rifiutassero lo straordinario verrebbero cancellate decine e decine di corse, pendolari e turisti sarebbe costretti a restare sulle pensiline in attesa di novità che nessuno saprebbe dare e dalla centrale operativa, quella che ogni giorno modula l’orario di esercizio, non saprebbero che pesci pigliare. Uno scenario apocalittico ma non del tutto improbabile. Per adesso è tregua: passeranno ancora 48 ore prima che i sindacati comincino ad interrogarsi sul da farsi e a sentire la voce della base, di quelli pronti alla battaglia. Nel frattempo attendono novità, che potrebbero però arrivare molto prima: la governance dell’Eav è tutto, sommato, ottimista anche se non nega i problemi. E tra i molti problemi, bisogna annoverare anche quello dello scarso numero di treni a disposizione in Circumvesuviana: ieri solo 49 e ne servono almeno 60. Risultato: 15 corse saltate ed una serie di disagi per chi voleva spostarsi con i mezzi pubblici. Mancano i pezzi di ricambio ed in officina si fanno i salti mortali per aggiustare treni vecchi che spesso si guastano.

 

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