Piedimonte Matese- Nel 1875 Beniamino Caso, politico, scienziato, botanico, ambientalista (tra i fondatori del CAI) fondò nel convento di S. Maria Occorrevole di Piedimonte Matese l’osservatorio astronomico/stazione meteorologica, il primo istituito nell’arco appenninico meridionale . Questo laboratorio scientifico e la figura del politico matesino, che fu anche parlamentare nello stato unitario appena nato, sono stati al centro di un interessante incontro organizzato dalla sezione matesina del Cai e dall’associazione AM’Arte, dal Mucirama e dal comune di Piedimonte Matese nell’ambito del cartellone di iniziative natalizie . Avviata anche una raccolta di firme per ripristinare la fruibilità dell’osservatorio scientifico come ha ricordato Carlo Pastore, tra i rifondatori del Cai insieme alla moglie Giulia D’Angerio che ha tratteggiato l’impegno multiforme di Beniamino Caso sulla scena sia locale che nazionale facendo del Matese e della stazione meteorologica, in gran parte a sue spese, un punto di riferimento nelle ricerche di questo tipo e nel miglioramento dell’agricoltura matesina per l’ingente quantità di dati monitorati e raccolti( piogge, temperature, venti). Merito di Caso quello di avere alimentato una costante dinamica locale, regionale e nazionale, come rilevato più volte. Le ragioni della localizzazione della stazione nel convento, situato sul monte Muto, sono state illustrate con stile brillante ed efficace dal generale Elia Rubino,presidente dell’associazione arma aeronautica :”Beniamo Caso ha intuito la particolarità geografica e scientifica di questa parte dell’appennino e la sua fecondità ai fini delle ricerche e degli studi ai fini idrogeologici, meteorologici, astronomici” ha detto il generale delineando i tratti essenziali della visione scientifica ed intellettuale del politico e botanico matesino con ricchi riferimenti anche alla storia, al clima, alla religione. L’incontro è stato concluso da Adriano Mazzarella – Docente di Oceanografia e fisica dell’atmosfera, Università degli Studi di Napoli “Federico”. L’importanza della montagna ai fini scientifici è stata sottolineata da Luigi Ferranti, docente di Geologia strutturale, Università degli Studi di Napoli “Federico II” . L’assessore Attilio Costarella ha richiamato, ad introduzione del convegno, la figura poliedrica di Caso “di cui è ancora poco conosciuto il suo impegno scientifico” ha detto.
Michele Martuscelli