Sarà destino. Sarà una vocina interiore che dice “no”. Sarà il momento che non è mai quello giusto. Fatto sta che, vuoi per una cosa vuoi per un’altra, il matrimonio tra Nicola Caputo e Stefano Graziano “non s’ha da fare”. Anche stavolta, l’ennesima, proprio quando il traguardo dell’accordo tra i due storici amici-nemici sembrava a un passo la strada è tornata in salita. Venerdì mattina è saltato l’incontro tra il deputato europeo e il consigliere regionale. I due si erano dati appuntamento per trovare un’intesa di massima sul nome del nuovo segretario del Pd casertano. Ma il caso Castel Volturno ha mandato tutto all’aria. Almeno per ora. Ma forse anche per il futuro prossimo. I due big del partito di Terra di Lavoro, dopo mesi di gelo e scontri a distanza, avevano nei giorni scorsi riallacciato i rapporti politici e, in parte, anche quelli personali. A rompere l’idillio la defenestrazione dell’assessore Paola Coen (caputiana) decisa dal sindaco Dimitri Russo (grazianiano). Domenica scorsa era stato fissato un incontro tra l’europarlamentare e il consigliere regionale nonché presidente campano del Pd. Il faccia a faccia era previsto per venerdì 18 dicembre. Nel frattempo (mercoledì) è scoppiato il caso Castel Volturno. Russo caccia la Coen dalla giunta. Caputo definisce il provvedimento “un’aggressione politica di inaudita violenza”. E la riunione tra lui e Graziano si va a far benedire. Rinviata. Per sempre? Forse. Ma non tutto potrebbe essere compromesso, anche se il dialogo sarà più difficile con un tasso di diffidenza salito di nuovo alle stelle. Il deputato europeo aveva chiesto al consigliere regionale di intervenire su Russo per stoppare il siluramento della Coen. Ma il sindaco di Castel Volturno, forse proprio per evitare il pressing di Graziano, ha accorciato i tempi e ha revocato le deleghe all’assessore, la più votata del Pd alle comunali. Motivi amministrativi, sostiene Russo. Ragioni politiche, affermano i caputiani. Lo scontro tra Russo e Coen si inserirebbe infatti nella guerra tra correnti che da mesi sta lacerando i dem sul piano provinciale. Inevitabili le ripercussioni sul rapporto tra Caputo e Graziano. Non è ancora calato il gelo tra i due. Il clima però è tornato teso. Ma su quale percorso e soprattutto su quale nome si stavano confrontando i due capicorrente dem? Com’è noto il deputato europeo sponsorizza Peppe Roseto. Graziano lavora a un nuovo segretario renziano ma punta su un nome che superi l’ultimo congresso provinciale. E quindi la contrapposizione Vitale-Roseto. Caputo e Graziano hanno parlato di un terzo uomo. Ma il caso Coen ha indebolito il filo del dialogo. Si spezzerà definitivamente? Vedremo. Oggi intanto è slittato l’incontro tra il presidente Enzo Cappello e i rappresentanti istituzionali democrat per trovare un’intesa ampia in vista dell’assemblea del 16 gennaio. Un altro segnale della difficoltà di imboccare la strada dell’unità. Il commissariamento si avvicina. Per la gioia di Pina Picierno. E per la stronzaggine di tutti gli altri.

Mario De Michele

 

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