C’erano appena 15 paganti sabato sera alla Reggia di Caserta per la “Notte dei Musei”, a fronte di quasi cinquanta lavoratori mobilitati, di cui 46 custodi. Ma nel contempo negli appartamenti reali si aggirava gratuitamente un piccolo esercito di circa 150 persone, tra agronomi partecipanti ad un convegno della Pro Loco e parenti delle ballerine impegnate in un saggio di danza.

Serpeggia il malumore tra i lavoratori della Reggia ed i rappresentanti sindacali per una situazione che a loro dire fotografa la “totale mancanza di una svolta organizzativa a tre mesi dall’insediamento del nuovo direttore Mauro Felicori”. Il manager bolognese aveva indicato tra le priorità la realizzazione di un nuovo piano di organizzazione del lavoro per razionalizzare l’impiego del personale e superare privilegi e disfunzioni. Aveva parlato inoltre di promozione del monumento per aumentare i visitatori. Sabato però ­ affermano i sindacati ­ si sono riviste vecchie consuetudini mai eliminate, con persone che giravano senza aver pagato il biglietto per gli appartamenti reali come fosse un normale palazzo e non una Reggia patrimonio dell’Unesco, ed una decina di auto autorizzate a entrare nel parcheggio della Reggia riservato ai dipendenti. I sindacati hanno fissato per giovedì 14 gennaio un’assemblea che si terra’ al Palazzo Vanvitelliano alle 10 di mattina. I cancelli resteranno aperti ai turisti, sebbene il personale garantirà solo il 30% della fruizione del complesso borbonico.

 

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