Natale da record a Napoli. A dare i numeri è l’ assessore comunale al turismo Nino Daniele: Siamo a più del 100 per cento rispetto al 2011. Anche gli albergatori, soddisfatti dell’enorme flusso di turisti confermano parlando del 90 per cento di camere occupate . L’8 per cento in più rispetto al 2014 per i commercianti. Insomma, questo natale sembra aver accontentato quasi tutti. L’amministrazione non ha perso tempo ha attaccarsi la medaglia per il buon risultato rilanciando una previsione di sold out per capodanno. La città è piena ed è in festa, vero. Ma c’è chi il bicchiere lo vede mezzo vuoto. Il presidente di Federalberghi Napoli, Salvatore Naldi, ha dichiarato che “Il 2015 è stato un anno positivo per Napoli, ma al di sotto delle sue potenzialità. Il turismo in città, infatti, è ancora troppo incostante. Si alternano alti e bassi proprio come si alternano notizie sulla bellezza della città e sulla sua pericolosità. È inutile gioire per un “pienone” il giorno dell’Immacolata se, dopo pochi giorni la città piange. Su questo l’amministrazione deve lavorare molto di più. A gennaio e febbraio non si programma una mostra di successo come, ad esempio, quella sul ‘600 napoletano o sul Caravaggio “. L’enorme flusso di turisti è certo un dato. Così come un dato è l’aumento dell’occupazione nel comparto turistico. Il problema non è di quantità bensì di qualità. I trasporti restano inadeguati, così come lo sono il resto dell’anno per i napoletani. L’aumento dell’occupazione non è necessariamente ed unicamente un fattore positivo se si considera le condizioni a cui sono costretti il più delle volte i lavoratori napoletani: orari insostenibili, paghe inadeguate e lavoro nero che la fa da padrone. Insomma, non è tutto oro ciò che luccica, anche se a Natale le luci che inondano le strade e lo stordimento collettivo da “feste” sembra rendere tutto più accettabile.

Luca Leva

Giulia Ambrosio

 

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