Lunedì scorso, 28 dicembre, un napoletano è stato ucciso a Kempten, vicino Monaco di Baviera. L’assassino ha poi tentato una strage in un centro commerciale, ferendo alcuni passanti e finendo con l’essere arrestato. Un delitto feroce del quale si sa poco o nulla. La vittima, C.M., originario del quartiere di San Giovanni a Teduccio, viveva da qualche anno in Germania, dove aveva raggiunto i due fratelli che da anni avevano avviato delle attività economiche e si erano perfettamente inseriti nella cittadina baverese. «Nessuno ci ha avvisati – spiega l’ex moglie, tornata a Napoli da un paio di anni – la polizia tedesca non ci ha datto nessuna notizia. Quelle poche cose che so le ho apprese dai fratelli del mio ex marito e dai giornali tedeschi». La famiglia ha deciso di seppellire l’uomo a Napoli. Prima però dovrà essere effettuata l’autopsia. L’omicidio è stato particolarmente brutale. Il napoletano sarebbe stato ucciso a colpi d’ascia all’interno del suo appartamento dove viveva da solo. Sembra che entrambi fossero seguiti da un tutore perché affetti da qualche problema psichico. L’aggressore poi si sarebbe recato in un centro commerciale, a qualche chilometro di distanza, e con un coltello avrebbe tentato di sgozzare un turco, per poi assalire altri passanti. Un gesto di uno squilibrato probabilmente a sfondo razzista sul quale però la famiglia del napoletano chiede piena luce.

 

 

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