Caserta- “Opacità”, mancanza di trasparenza delle società partecipate dall’amministrazione provinciale di Caserta. A leggere la documentazione nella delibera di avvio del dissesto ”tecnico” finanziario si rimane colpiti da quanto scrive il collegio dei revisori in ordine al problema(e che problema!) delle partecipate, cioè quegli strumenti societari utilizzati dalla provincia di cui è socio unico o di maggioranza con i relativi obblighi di capitalizzazione o copertura finanziaria. Una complessa situazione gestione su cui il collegio non è in grado di esprimere il proprio giudizio. La ragione? “la mancanza di dati certi” scrive il gruppo di sorveglianza contabile. L’ambito particolare oggetto di verifica è stato quello relativo alla esistenza di crediti/debiti reciproci tra le società partecipate(6 dopo la parziale scrematura dell’ex giunta Zinzi) e la provincia(casa-madre). Un’impietosa analisi già allegata al rendiconto 2014. Il controllo dei dati gestionali ha riguardato la Gisec, Terra di Lavor spa, Irvat, Techno district, Innovazione e sviluppo integrato ed il consorzio idrico Terra di Lavoro. Per ognuno ha rilevato criticità, incongruenze o l’assenza di partite debitorie/creditorie reciproche ai fini di una conciliazione ovvero compensazione nel totale del bilancio provinciale. Cosa scrive il collegio? “Alla luce dei riscontri eseguiti in ordine alla conciliazione delle posizioni degli organismi partecipati, questo organo di revisione aveva già rilevato, nella relazione al rendiconto 2014, una totale mancanza di dati certi sui cui esprimere il proprio giudizio.Per tale motivo, in quella sede, aveva già raccomandato all’ente provincia di provvedere entro il 30 settembre 2015 ad ottenere dalle società partecipate dati certi su crediti vantati ai quali avrebbe dovuto seguire apposita e motivata relazione istruttoria da parte degli uffici competenti dell’ente finalizzata alla riconciliazione ed imputazione dei conti. Alla data odierna(10 dicembre 2015 ndr) non risulta pervenuta nessuna relazione istruttoria sui dati richiesti”.L’assemblea dei sindaci convocata dal presidente Angelo Di Costanzo si è svolta lo scorso 21 dicembre e il consiglio provinciale ha dichiarato lo stato di dissesto. Il “buco” prosegue.
Michele Martuscelli