ISCHIA – ”Alcuna intesa tra Pd e Pdl e’ stata sancita sull’Isola d’Ischia che possa far pensare ad un accordo politico tra due partiti che si cimentano ovunque su fronti contrapposti, ma semplicemente un’intesa amministrativa intorno ad un programma ambizioso, necessario e che conduca finalmente alla costituzione del Comune Unico, nell’ottica di una semplificazione amministrava e gestionale del territorio”.
Lo afferma il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, in un lungo comunicato dopo le polemiche sorte dall’ annunciata creazione di un patto politico-elettorale tra il Pd ed il Pdl nel Comune di Ischia e nei limitrofi di Casamicciola e Lacco Ameno alle prossime amministrative di primavera. ”La crisi finanziaria che mette sempre piu’ a rischio i bilanci delle nostre realta’ comunali – aggiunge il sindaco di Ischia – rappresenta una grave minaccia per l’isola e per la sua economia turistica, trainante per l’intera Regione Campania. A fronte di questa minacciosa emergenza, i cittadini da tempo sollecitano un ruolo piu’ autorevole dell’isola d’Ischia e soprattutto amministrazioni piu’ unite, di larga maggioranza capaci di attuare provvedimenti necessari e urgenti, anche se impopolari”. Il sindaco di Ischia sottolinea che questa ”rappresentera’ un’esperienza esclusivamente ‘civica’ e che i punti dell’intesa saranno chiari ed alla luce del sole, con un programma elettorale sottoscritto in anticipo; verra’ quindi chiesto ai partiti un passo indietro nella prossima tornata elettorale per favorire il percorso avviato sull’Isola d’Ischia”. Riguardo alla delega al condono affidata al neo assessore all’Edilizia privata il sindaco spiega: ”La sub-delega al condono edilizio esiste da anni ed il suo ambito di azione e’ riferito esclusivamente al coordinamento dell’esame delle pratiche relative ai primi due condoni nazionali (1985 e 1994) giammai nell’ottica di intralciare l’esecuzione degli abbattimenti decretati dalla Procura”. ”Il Pd e l’amministrazione comunale continueranno a battersi, anche insieme ad altre amministrazioni di centrosinistra della regione Campania, affinche’ una norma nazionale possa intervenire per chiarire definitivamente l’applicabilita’ (ove possibile) del condono 2003 anche nelle nostre zone cosi’ come avvenuto per i precedenti del 1985 e 1994”, conclude.