L’Associazione “Volontari di Giacomo Gaglione”, con sede in Piedimonte Matese, si occupa  di persone diversamente abili, con difficoltà prevalentemente motorie.

“Si tratta di persone svantaggiate  – spiegano in una nota stampa – che non devono avere una vita separata: per poter vivere, crescere, svilupparsi, hanno bisogno di una vita di relazione, fatta di incontri, scambi ed esperienze.

Al fine di prevenire, arrestare e contrastare processi di emarginazione e di esclusione, l’Associazione organizza incontri di socializzazione con momenti ricreativi e conviviali, soggiorni climatici, pellegrinaggi, gite, partecipazioni a spettacoli cinematografici e teatrali, ecc.,  senza trascurare le visite domiciliari. Tra gli scopi statutari figurano l’abbattimento delle barriere architettoniche, sociali e mentali e l’estensione della fruizione di beni e servizi a un maggior numero di diversamente abili.

I nostri volontari fanno quello che possono. Potrebbero fare di più se soprattutto i giovani della Diocesi venissero numerosi a darci una mano: c’è tanto bisogno del loro entusiasmo, della loro generosità, nonché del loro vigore fisico perché troppo frequentemente ci imbattiamo in barriere architettoniche, che persone mediamente ultrasessantenni fanno fatica a superare quando accompagnano un portatore di handicap: sarebbe sufficiente aiutarle a spingere le carrozzine.

Uno degli atteggiamenti nei confronti della disabilità è: “Non sono fatti miei!”. Purtroppo tale atteggiamento è tipico anche di coloro che non sanno come risolvere il problema della noia, che non risparmia tanti giovani. Tutti la possono vincere, anzi la devono vincere, perché tutti possono essere operosi nella carità, che non significa fare elemosina, ma fare i cirenei, ossia aiutare tanti fratelli in difficoltà, la parte più debole della società, a portare la croce.

Ci sono tante persone che soffrono nell’attesa che qualcuno si prenda cura di loro. Non è mai troppo tardi per incominciare.

Rivolgo l’invito a tutti, ma soprattutto i giovani che hanno superato il 18° anno di età, ad aderire alla nostra Associazione”.

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