TEVEROLA. Il convegno sulla terra del tormento. Si è svolto nella mattinata di domenica 10 gennaio, a partire dalle ore 11, presso la sala consiliare del comune di Teverola, il convegno “Siti contaminati – Dall’analisi alla gestione”, organizzato dall’associazione “Teverola Aria Pulita”, attiva sul territorio da luglio del 2015. Il meeting è iniziato con l’intervento della moderatrice Enza Angela Massaro, la quale ha improntato il suo discorso sull’importanza oggettiva dell’incontro alla luce della situazione ambientale disastrosa in cui versa il territorio. Subito dopo ha preso la parola il Presidente dell’associazione teverolese, Francesco Migliaccio, che, dopo una dovuta presentazione della realtà che rappresenta, con tanto di progetti conclusi e in programma, ha voluto ringraziare fortemente i presenti e il sindaco Dario Di Matteo. Proprio il primo cittadino si è soffermato sul fatto che la problematica riguardi tutta la Campania, citando, tra gli altri, il sito di Taverna del Re e la vicina Villa Literno. L’avvocato Ambrogio Vallo ha approfondito il tema dell’evoluzione normativa in ambito ambientale alla luce delle contestazioni del territorio; in questo senso ha ricordato alcune iniziative condotte dai Comitati della Terra dei fuochi: “Il movimento di consapevolezza sfociato nelle manifestazioni – ci tiene a sottolineare il legale caivanese -, ha fatto sì che il tema assumesse maggiore rilevanza”. Dell’argomento “Classificazione dei rifiuti” se n’è occupata Marta Guarino, laureata in ingegneria civile-ambientale, la quale ha analizzato alcuni dati regionali e nazionali in relazione al paese d’ appartenenza. Il geologo Gennaro d’Agostino (Consigliere dell’ordine dei geologi della Campania e coordinatore Commissione Ambiente) ha trattato il punto della normativa tecnica, dall’individuazione del problema alle possibili soluzioni. Il Professor Roberto Moretti, della Seconda Università degli studi di Napoli – Facoltà di Ingegneria, ha presentato un’analisi delle matrici, del sottosuolo e delle acque sotterranee, creando un’interazione profonda con la platea. Grande soddisfazione per il presidente Francesco Migliaccio: “Siamo riusciti a coinvolgere tante persone, testando il loro interesse reale verso la sofferenza del nostro territorio. Non possiamo lamentarci dei problemi, se non scendiamo in campo a combatterli; c’è bisogno di impegno comune e costante. Stiamo studiando per definire quelli che possono essere i siti pericolosi per la nostra incolumità”. Il 25enne spiega quali sono gli obiettivi dell’associazione: “Nasciamo con la voglia di valorizzare Teverola e di dare spazio alla cultura, che riteniamo mezzo fondamentale per contrastare il nostro inferno tossico, e non solo. Tutti noi dobbiamo essere promotori del rispetto delle regole affinchè si possa assistere a miglioramenti tangibili”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui