“Chi voleva parlare con il sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria doveva passare per il boss Michele Zagaria”. A parlare in video-conferenza al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere è il pentito del clan dei Casalesi, Antonio Iovine, ex superboss dei Casalesi. “O’ninno” è ascoltato nel procedimento in cui sono imputati Fortunato Zagaria, ex sindaco di Casapesenna, e Michele Zagaria, uno dei capi dei Casalesi per violenza privata ai danni di un altro ex primo cittadino, Giovanni Zara “Michele Zagaria – dichiara Iovine – aveva un rapporto strettissimo con l’ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria; era il suo garante. Da fine anni ’70 – racconta Iovine – il clan ha garantito appoggio e protezione ai sindaci che si sono succeduti a Casapesenna, San Cipriano e Casal di Principe. Per questo quando l’ex reggente del clan Bidognetti Luigi Guida (oggi pentito), andò a minacciare all’inizio degli anni 2000 i sindaci dei tre paesi, intimando loro di dimettersi per una questione di sconfinamento territoriale da parte di alcuni uomini di Zagaria in un comune da lui gestito, io e Michele intervenimmo subito. I sindaci erano Fortunato Zagaria, Enrico Martinelli (San Cipriano d’Aversa, ndr) e Pasquale Martinelli (Casal di Principe, ndr). Ricordo un aneddoto emblematico: Enrico Martinelli diceva apertamente che il sindaco non era lui a San Cipriano, ma l’elemento di vertice del clan, Giuseppe Caterino». Accuse pesantissime anche dall’altro pentito del clan, sentito questa mattina, Massimiliano Caterino, fedelissimo di Michele Zagaria. “Alle elezioni del 1998 e del 2003 il clan ha sostenuto il sindaco Zagaria e ha deciso anche le liste dei consiglieri comunali. A tenere i rapporti con l’ex sindaco era il cognato del boss, Franco Zagaria, morto nel dicembre 2011”. Fatto strano è che nessuna domanda è stata posta ai due testi dai pm Catello Maresca e Maurizio Giordano sulle presunte minacce fatte da Fortunato Zagaria per conto del boss ai danni dell’ex sindaco Zara, parte offesa costituitasi nel processo.