I consiglieri d’opposizione a Marano (Abbatiello Lorenzo, Bertini Mauro, Catuogno Pasquale, Coppola Pasquale, Di Guida Angela, Garofalo Anna, Paragliola Domenico, Passariello Vincenzo, Pellecchia Eduardo, Recupido Alessandro, Sorrentino Roberto, Tagliaferri Marco) hanno chiesto lo scioglimento dell’amministrazione comunale al Prefetto “ per atti contrari alla Costituzione e per gravi e persistenti violazioni di legge” ai sensi dell’art. 141 comma a) del TUEL accompagnata dalla richiesta di sospensione dalle funzioni del Presidente del Consiglio Comunale. L’atto, firmato da dodici dei ventiquattro Consiglieri Comunali assegnati e trasmesso anche alla Procura della Repubblica di Napoli per l’individuazione di possibili profili di rilevanza penale, è “l’ultimo di una storia – si legge in una nota diramata dai dodici – che dura ormai da mesi e che vede la città devastata e le istituzioni democratiche prossime al collasso e ai limiti di un vero e proprio allarme democratico. Una storia che nasce con le dimissioni del Sindaco rassegnate a luglio 2015 e ritirate alla fine dei canonici venti giorni con la formazione di una nuova maggioranza che può contare sull’appoggio di dodici consiglieri a fronte di un identico numero di consiglieri che esprime l’opposizione, che vede come ultimo atto di una serie infinita di violazioni delle leggi e vessazioni una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco sulla quale il Consiglio Comunale non è stato messo in condizioni di esprimersi per le manovre dilatorie che hanno di fatto deprivato il civico consesso delle sue funzioni istituzionali e l’hanno svuotato di ogni possibile capacità di governo e di controllo. Visto vano ogni tentativo di ripristino della gestione democratica, puntualmente annullato con sistemi e strategie che spesso hanno massacrato leggi e regolamenti, non restava ai consiglieri di opposizione altra strada se non quella di rivolgersi alle superiori istanze per evitare che Marano precipiti verso una storia dalla quale da tempo e con fatica stava cercando di riscattarsi”.