Abbiamo seguito con il sorriso sulle labbra la lezione del Presidente del Consiglio Comunale, Erika Alma, in merito alla contestazione di incompatibilità in Consiglio. Nel ringraziarla per aver citato un testo evidentemente poco noto a tanti, ci preme chiarire che non vi è stata confusione alcuna e ci fa piacere che la stessa abbia rimarcato l’importanza della questione sollevata, così almeno si attiverà a convocare quanto prima il Consiglio Comunale. La contestazione dell’art. 69 TUEL è lineare e non necessita di interpretazioni. Anzi, visto che il Presidente del Consiglio ha aperto il T.U.E.L. le consigliamo di leggere anche l’art 63 dello stesso, rubricato “Incompatibilità”, e menzionarlo anche a tutti i consiglieri di maggioranza prima dell’inizio del prossimo Consiglio Comunale. Da “confusionari” e forse anche ingenui quali siamo, ci poniamo però una domanda elementare: dato che la situazione è così semplice e pare anche risolvibile in un batter d’occhio e senza affanni, perché si temporeggia? Il Presidente del Consiglio che rappresenta una figura che dovrebbe essere imparziale, come mai a seguito dell’emergere di una questione così delicata (con una nota protocollata dai consiglieri di minoranza di Cesa C’è il 28.12.2015 e acquisita al numero 9174) che lede l’immagine dell’intero Consiglio Comunale, tarda a convocare la seduta durante la quale dovrebbe essere effettuata la contestazione così come appunto previsto dal TUEL? L’anomalia portata alla luce del sole dai nostri rappresentanti in Consiglio Comunale, riguarda una persona che riveste la carica di amministratore locale e rappresenta un’intera popolazione. Non è un attacco di tipo personale o una bega politica per sollevare polemiche inutili. Snobbare richieste che mirano semplicemente al rispetto della legge va unicamente a discapito della fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni.
Cesa C’é