«Qui a Caserta ci sono prospettive straordinarie, potremmo organizzare un bilaterale di qualche importanza. Dobbiamo far sì che tutti gli investimenti in cultura siano considerati valore tante aziende fanno grandi cose qui, e, in un territorio con presenza di associazioni camorristiche, è determinante il lavoro delle istituzioni per la legalità». Nella sua tappa alla Reggia di Caserta il premier Matteo Renzi ha posto l’accento sulle “tante cose positive di Terra di Lavoro”. Il premier è atterrato in elicottero alle 10.30. Al suo arrivo ha chiesto a lo attendeva “come sta andando la Casertana calcio?”. E quando gli hanno detto che è prima classifica ha risposto: “bene, è una squadra che mi è piece”. Poco prima sono arrivati i ministri Dario Franceschini e Pinotti. Ad accoglierli il direttore della Reggia Felicori. «Molti dicevano – ha detto Renzi – che il premier non veniva mai in Campania. Prima sono stato a Pompei, oggi sono a Caserta e presto andrò anche a Napoli e a Salerno per la stazione marittima”. All’iniziativa ha partecipato tutto lo stato maggiore del Pd casertano (mancava solo il deputato europeo Nicola Caputo) e molti big napoletani. In prima fila il governatore Vincenzo De Luca e il sottosegretario Gioacchino Alfano. Presenti Rosa D’Amelio, presidente del consiglio regionale, Mario Casillo, capogruppo Pd nel parlamentino campano, e Assunta Tartaglione, segretario regionale del Pd. Il presidente del Consiglio è giunto alla Reggia di Caserta per la riconsegna degli ambienti utilizzati dalla scuola specialisti dell’Aeronautica militare alla direzione del palazzo vanvitelliano. Il premier ha visitato con Franceschini e la Pinotti le sale che verranno riassegnate e poi, dopo lavori di adeguamento, saranno dedicate alla destinazione museale ed espositiva. Poi ha raggiunto il teatrino di corte dove è stato accolto dall’inno nazionale, eseguito dal coro delle voci bianche del Teatro San Carlo. «Ogni investimento in cultura aiuta il nostro Paese a togliersi di dosso la rassegnazione. Spesso raccontiamo l’Italia solo per quello che non va. E anche in questo territorio c’è tanto che non va e va combattuto, ma c’è anche tanto di buono e quel tanto di buono va valorizzato» ha spiegato il premier Matteo Renzi alla Reggia. «Dobbiamo far sì che ogni investimento in cultura sia considerato un valore», ha aggiunto. E parallelamente portare avanti «il fondamentale lavoro che come istituzioni stiamo facendo per portare avanti una grande battaglia per la legalità». «Lo Stato è qui per dire che non lasciamo Caserta da sola e per dire che l’operazione sui direttori dei musei non è solo maquillage manageriale ma un grande investimento sul futuro di questa terra» «Un milione di visitatori – ha sottolineato il premier – è un obiettivo possibile per la Reggia di Caserta. La vicinanza di Caserta a Roma attraverso i collegamenti della rete stradale e ferroviaria può favorire la crescita dei flussi turistici». Sulla questione della Terra dei fuochi, Renzi ha ribadito «l’impegno assunto con la Regione Campania e il presidente De Luca a rimuovere le ecoballe: “Con De Luca abbiamo impegno della Regione e i fondi per liberare le aree dove sono stoccati da anni questi rifiuti». Terminata la visita ufficiale alla Reggia di Caserta, il premier e De Luca hanno incontrato don Maurizio Patriciello, Antonio Marfella e Stefano Tonziello con alcuni rappresentanti dei movimenti civici e ambientalisti. La visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Reggia di Caserta è terminata poco dopo le ore 13.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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