A Napoli i Cinque stelle alle ultime regionali sono risultati il “primo partito ma per le prossime amministrative possono competere solo se avranno il candidato adatto con una persona in grado di convincere e spostare”. Lo ha detto l’ex presidente della Giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino, in corsa per le primarie del centrosinistra per le amministrative a Napoli durante un incontro con i cittadini al quale ha partecipato anche il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Claudio Fava. Per le comunali “si vota su un programma, per uno schieramento – ha detto ancora Bassolino – so però che si vota molto anche sulla persona, sulla sua storia”. “Saranno elezioni difficili e dure per la destra – ha osservato – che se anche avrà un solo candidato è molto divisa al suo interno”. Una battaglia difficile anche “per il Pd e i suoi alleati, perché partono indietro ma con un candidato che passi attraverso primarie serie, libere, democratiche, popolari, il Pd può competere e anche farcela costruendo un rapporto vero con la città”.Noi dobbiamo “avere una passione e una visione, guardando avanti” perché “è più facile scassare (rompere) che ricostruire”. “Napoli appare bloccata”, ha aggiunto Bassolino e per questo “è necessario riconquistare la fiducia dei cittadini” e la politica deve mettere “insieme le persone, unirle, farle sentire un popolo”. “Noi abbiamo bisogno di credere in noi stessi – ha concluso – molti, invece, pensano che Napoli sia perduta, anche sul piano civile. Questo io non lo credo”. Per Bassolino è “necessario costruire un vero e proprio patto per Napoli, tra la città ed il governo nazionale, di reciproca collaborazione. E se riusciremo a farlo sarà molto importante per tutto il Mezzogiorno, perché Napoli rappresenta il Mezzogiorno”. In questa battaglia Bassolino ha assicurato che “metterà lo spirito di un ragazzo di 18 anni, come ho sempre saputo fare. Dobbiamo fare la cosa più difficile: ricostruire. Noi lo sappiamo bene a Napoli: la cosa più facile è scassare, quella più difficile è ricostruire”.

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