Campania in piazza per le Unioni Civili nell’ambito della giornata di mobilitazione a sostegno dell’approvazione del ddl Cirinnà. Un grande corteo ha attraversato le strade del centro di Napoli mentre a Caserta si è svolto un flash mob. A guidare il corteo che è partito da Piazza Carità, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. ”Ancora una volta Napoli sostiene i diritti delle famiglie arcobaleno – ha detto – ora tocca al Parlamento avere il coraggio di approvare la legge sulle Unioni civili”. Il corteo ha raggiunto Piazza del Plebiscito illuminata con i colori dell’arcobaleno. ”Sono i colori della liberta’ – ha affermato il sindaco intervenendo in piazza – se ci piace potremmo mantenerli così a lungo”. Tra i partecipanti anche Antonio Bassolino, candidato alle primarie del centrosinistra, le parlamentari Pd Anna Maria Carloni e Valeria Valente, il consigliere regionale Francesco Borrelli. E’ stata “una giornata storica per questo Paese, una mobilitazione vastissima che si è nutrita del desiderio e dell’entusiasmo di tante e tanti che hanno a cuore il valore dell’uguaglianza”, afferma il segretario di Arcigay Gabriele Piazzoni. “Da Aosta a Ragusa, da Cagliari a Venezia: in ogni angolo del nostro territorio – spiega l’esponente dell’Arcigay – si è levato uno squillo acuto, che è la voce di un Paese che non vuole restare indietro. A sostenerci c’erano anche gli amici e le amiche di Londra, Copenhagen, Berlino, Francoforte, Boston, Bruxelles, Dublino, Limerick, Vienna, Monaco. C’è un mondo intero che ci sprona a infrangere le barriere che precludono a tanti a tante la legittima e sacrosanta aspirazione alla felicità”. Nella piazze mobilitate, spiega Piazzoni, “abbiamo raccolto più di 1 milione di persone: una vasta porzione di società civile oggi è scesa per le strade senza paura, nella consapevolezza che un diritto in più è una ricchezza per tutte e tutti. Queste piazze parlano in particolare a chi in Senato tra pochi giorni sarà chiamato a prendere una decisone che pesa sulle nostre vite: per noi non esiste una libertà di coscienza, semmai esiste l’obbligo di coscienza, di usare il buonsenso e cestinare definitivamente zavorre discriminatorie. La battaglie per i diritti – conclude – non possono cedere a nessun compromesso. Queste piazze meritano un Paese migliore”.

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