Piedimonte Matese – Un’attività di giunta molto a rilento e domani (ore 16) si svolgerà il primo consiglio comunale targato 2016. La mossa dei tre consiglieri comunali di uscire e rompere, ufficialmente, il fragile involucro di “Progetto Civico”, nato su ispirazione dell’ex sindaco Sarro, pur in circostanze particolari almeno nello scorcio finale, è l’elemento di maggiore interesse di questa fase dell’attività amministrativa del maggiore comune dell’area matesina. Daniele Ferrucci, Luigi Di Lorenzo e Mimmo 0 Santopadre, hanno preso atto delle difficoltà crescenti in cui si è imbattuto il progetto del centro- destra e della crisi profonda di Forza/Italia in città(la città dell’ex commissario provinciale) che riflette quella generale : Sarro ha sempre avuto problemi a tenere in piedi schieramenti. Una presa d’atto di una linea di autonomia, quella dei tre consiglieri, che già c’era e proseguirà senza più quella stretta etichetta dove si volevano stampare le insegne azzurre( questo uno dei motivi della crisi prima latente e poi sempre più palese ed esplicita). A tenere la testimonianza del partito Nicola De Girolamo, passato, a pochi mesi dall’avvio, dalla maggioranza di “Piedimonte Democratica” in cui fu candidato, pur indipendente dal PD, alla casa madre berlusconiana tra i banchi della minoranza e Gerardo De Rosa. E Piedimonte Democratica? Non se la passa tanto bene. Certo la maggioranza finora ha retto, numericamente, a tutte le fibrillazioni che pure ci sono state , specie all’indomani della scelta del sindaco di azzerare gli assetti decisioni- dopo le dimissioni dell’ex assessore Ferrante, e di rifare la giunta(senza vicesindaco) con l’ingresso di due donne(Danila Perri, candidata e componente del PD in stallo permanente e Cristina Palumbo, ex presidente diocesana di Azione Cattolica ) come adeguamento alla legge sulle pari opportunità (scelta politico-amministrativa e tecnica rivendicata con forza) . A completare la giunta- come è noto- Leuci , Costarella e la new entry Simonetti. Il primo mese del nuovo anno ha visto la giunta poco produttiva tranne per una serie di delibere per porre fine a vertenze legali con transazioni per ridurre il carico di spesa. Domani seduta per un confronto all’alba del biennio finale che porterà alle elezioni del 2017.
Michele Martuscelli