Abbiamo incontrato l’ex Sindaco di Aversa, il dottore Mimmo Ciaramella, alla vigilia dell’interpartitico di centrodestra che, il 27 gennaio, avrà il delicato compito di verificare se ci sono le condizioni tra le varie anime della coalizione per arrivare alle prossime Amministrative con un unico candidato a primo cittadino.

Dottore Ciaramella, un professionista autorevole come l’avv. Filippo Trofino, su un noto periodico locale, alla domanda “Qual è l’identikit del Sindaco ideale?”, ha risposto: “Basterebbe un Mimmo Ciaramella, contornato da una squadra di esperti fuoriclasse, che non mancano in città, disposti ad assicurare impegno, onestà, autonomia ed amore per la città”, dando un giudizio chiaramente favorevole sulla sua persona e sulle sue due consecutive esperienze amministrative. Cosa ne pensa?

Innanzitutto, credo di dover ringraziare l’amico Trofino per la stima e la considerazione che ha dimostrato, non solo in questo caso, di nutrire nei miei confronti. Ad Aversa ho dato tutto ma dalla mia città e dai miei concittadini ho anche ricevuto molto. Sento, perciò, in questo delicato momento della vita democratica locale il dovere morale di dare una mano, anche se, è bene dirlo, non ci sono le condizioni, parlo di motivi strettamente personali, per una mia diretta discesa in campo.

Tra poche ore sulla sede di Forza Italia ci sarà un confronto serrato tra i rappresentanti dei partiti e delle liste civiche alla ricerca di un’intesa che appare difficile da raggiungere. Lei ci sarà e come si augura che si svolga il confronto?

Guardi, in questo momento sono più che mai convinto della necessità per tutti noi di impegnarci a far ritornare al centro del dibattito la politica, la buona politica, quella che ha il dovere nei momenti cruciali di far prevalere l’interesse comune sui personalismi, le visioni di parte, gli egoismi. Non c’è più tempo ad Aversa per le ripicche, le rappresaglie, le rivalse, i regolamenti di conti: bisogna mettersi tutti insieme con l’unico obiettivo di vincere, per riportare sul palazzo quella passione, quell’entusiasmo, quel clima favorevole che sono stati alla base dei nostri successi elettorali. Sono convinto che i gufi di turno anche stavolta saranno smentiti: il centro destra compatto alle urne ad Aversa sarà ancora vincente al primo turno ma…

Ma?

Ma bisogna che tutti facciamo un passo indietro: resettiamo, azzeriamo tutto per ripartire da capo, recuperando alla coalizione le caratteristiche che ci hanno permesso praticamente di vincere tutto negli ultimi tredici anni  e abbandonando quegli aspetti egoistici ed individualistici che sono sinonimi di una politica e di un modo di governare che non ci appartengono.

Si riferisce all’amministrazione Sagliocco?

Ho troppo rispetto per l’ex Sindaco e per la sua famiglia per tirarlo in ballo in questo momento. Come ho già avuto modo di dichiarare, la politica è una cosa, il rapporto umano è altro. La prematura scomparsa di Sagliocco mi ha sconvolto e credo che da questo momento la sua persona meriti tutto il nostro rispetto. Mi riferivo a un certo modo di fare che ha preso il sopravvento su tutto negli ultimi tempi. Mi ha fatto male vedere tanti consiglieri ed ex amministratori comunali sconfessare il loro passato in nome dell’esercizio di un potere a ogni costo. Non cerco, però, colpe individuali: è il sistema che si è alterato.

Dottore Ciaramella, l’unità del centrodestra passa anche attraverso un suo riavvicinamento a Pasquale Giuliano. E’ disposto a ricucire lo strappo?

A Pasquale Giuliano devo tanto. Il mio impegno in politica lo devo a lui. Sono ancora convinto, nonostante alcune sue scelte che non ho condiviso, che Giuliano rappresenti il meglio che la politica aversana abbia espresso negli ultimi lustri in termini di competenze, capacità politica e rapporti istituzionali. Le dico di più, Giuliano, ma so come la pensa su questo punto, sarebbe il candidato Sindaco ideale per guidare la nostra coalizione al voto di giugno. Quindi nessuna difficoltà, almeno da parte mia, a risintonizzarci.

Dottore Ciaramella, è vero che Forza Italia vorrebbe indicare il nome del candidato a Sindaco della coalizione di centrodestra?

Al sottoscritto, al coordinatore cittadino Paolo Galluccio, a tutti gli aderenti del partito e ai nostri stessi sostenitori credo che interessi più vincere le elezioni che vedere un candidato Sindaco sconfitto seppur con la nostra coccarda. In questi anni ad Aversa, a differenza forse del centrosinistra, non abbiamo mai dimostrato di essere affetti da masochismo politico ed ogni nostra scelta è stata sempre finalizzata ad ottenere la vittoria più ampia e convincente. Lo abbiamo dimostrato anche con Sagliocco: quattro anni fa Forza Italia lo ha voluto come primo cittadino, nonostante i suoi trascorsi nelle fila azzurre e nonostante si presentasse come indipendente. Sarà così anche in questo caso. Mi creda, il candidato Sindaco sarà colui che sul tavolo riuscirà  ad ottenere più consensi. Oggi è soprattutto importante definire la squadra, i partiti e le liste civiche che la compongono. Da quando sono sceso in campo la prima volta, dal 2002 ad oggi, sembra essere passata un’eternità e sa perché? Perché allora negli interpartitici e sui giornali si discuteva e si dibatteva soprattutto di programmi. Dietro la nostra vittoria c’era un progetto di città. L’esperienza mi porta, pertanto, a dare questo suggerimento: riapriamoci al confronto, progettiamo il da farsi, ritroviamo un’unità d’intenti  e forse riusciremo ad individuare il candidato Sindaco ideale con maggiore serenità.

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