“Nonostante siano trascorsi oltre trenta giorni dalla diffida della Regione Campania pervenuta alla Gori Spa per il pagamento dei debiti del 2013, 2014 e il primo semestre del 2015, l’azienda che gestisce il sistema idrico dell’Ato3 in 76 comuni della Campania, non ha versato nelle casse regionali un solo euro. E’ giunto il momento di liquidare il carrozzone Gori fortemente inadempiente e indebitata che arreca solo danni ai cittadini-utenti”. La denuncia è di Maria Muscarà, consigliere del Movimento Cinque Stelle, che con una serie di atti politici ha chiesto di procedere alla messa in mora della Gori, l’azienda deve pagare un debito di 92 milioni di euro maturato nei confronti della Regione Campania solo per il 2013 e 2014. Uno scandalo che non ha equali nel resto d’Italia. “La Regione su sollecitazione del Movimento 5 Stelle ha intimato e chiesto alla Gori il pagamento di tutti gli importi degli incassi per il 2013, 2014 e per il primo semestre del 2015 nel rispetto del contratto che era stato stipulato tra i due Enti – afferma – l’azienda fa orecchie da mercante e pare fregarsene. Attendiamo adesso di sapere dalla Regione Campania e in particolare dall’assessore Bonavitacola quali saranno i prossimi passi per la messa in liquidazione della Gori visto che, allo stato attuale, non ha corrisposto i debiti ed è colpevolmente inadempiente”. “Non dimentichiamo che alla Gori è stata comminata una multa di 500mila euro dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette – sottolinea – quali la mancata lettura periodica dei contatori o la mancata acquisizione delle autoletture comunicate dagli utenti”. “Per fare chiarezza e capire – conclude Muscara – abbiamo convocato i vertici della Gori e il Commissario dell’Ato 3 in Commissione trasparenza per avere quelle risposte che da mesi chiediamo”.

 

 

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