“Vorrei rassicurare le mamme degli alunni che per la mensa scolastica non c’è alcun problema reale. C’è solo qualche consigliere di opposizione che alimenta polemiche strumentali”. L’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Carinaro, Rosa Chiacchio, tranquillizza i genitori dei ragazzi dopo le polemiche degli ultimi giorni nate da una notizia infondata circolata sui social network circa la presenza di formiche nel piatto di un ragazzo mentre mangiava nella mensa scolastica. “Con il preside dell’Istituto comprensivo, il dottor Natale, – spiega l’assessore Chiacchio – l’amministrazione comunale ha cercato di accertare la veridicità della notizia, com’è giusto che sia quando dai cittadini arrivano segnalazioni di questa portata. Ma dalle riunioni svolte e dalle verifiche effettuate, la cosa è risultata totalmente infondata. Il tutto si sta rivelando solo una polemica politica dell’opposizione ma è solo un allarmismo ingiustificato. Le sole vittime di tutta questa polemica fondata sul nulla, sono i ragazzi che in questi giorni ne stanno subendo le conseguenze.” Intanto il legale della ditta “Global service srl”, l’avvocato Riccardo Moschetta, unitamente al titolare della ditta, ha fatto pervenire una nota all’amministrazione comunale, nella quale, tra l’altro, si legge: “in riferimento alle notizie di cronaca relative al presunto rinvenimento di formiche all’interno dei piatti servizi per la mensa scolastica, si evidenzia in primis che l’azienda disconosce l’evento così come rappresentato dalle fonti giornalistiche. Ed invero si rileva che tutti i pasti preparati sono accuratamente controllati dal personale addetto che, tra l’altro, è in possesso di attestato per alimentaristi comprovante l’idoneità all’espletamento del servizio di refezione scolastica (…) nel momento in cui i cibi cotti sono trasportati alle varie scuole, gli stessi sono sottoposti ad apposito controllo da parte dei responsabili delle mense presenti nei plessi. (…) è evidente che sia oggettivamente impossibile attribuire all’azienda appaltatrice il rinvenimento delle formiche poiché i predetti pasti erano già stati sottoposti ai controlli. Tra l’altro è alquanto impossibile che nel pasto vi fosse una formica viva, poiché il predetto viene cotto presso il centro di cottura e successivamente trasportato: è evidente, quindi, che il suddetto iter inevitabilmente, non consentirebbe la sopravvivenza della formica. Pertanto si ritiene che la notizia trapelata sia assolutamente infondata ed in ogni caso sia strumentale ad una dialettica politica di cui l’azienda non può essere in alcun modo resa protagonista ovvero utilizzata per scopi inerenti alle diverse fazioni politiche. Ad ogni modo, al di là del disconoscimento del’accaduto, ovvero alla mandata riconducibilità dello stesso all’azienda, si pone l’accento sul fatto che verosimilmente siamo di fronte ad un tentativo di boicottaggio ovvero di un’ipotesi di ingiustificato allarmismo sociale (…) L’azienda intende diffidare tutti coloro che si sono resi protagonisti di questa vicenda che lede l’immagine di una ditta che opera nel settore con serietà e trasparenza” e annuncia che “nella degenerata ipotesi di un eventuale protrarsi di tale situazione, sarà adita l’Autorità Giudiziaria al fine di tutelare gli interessi e l’immagine aziendale”.