Piedimonte Matese – Cantiere fermo dell’ex macello in via Caso. La ragione ? La regione anche non ha inviato i fondi anticipati dall’impresa esecutrice . Ma i problemi non finiscono qui : a creare una nuova situazione, che rischia di sconvolgere l’andamento delle opere, è stata la decisione (dopo le fasi cautelari che avevano dato ragione all’amministrazione) del Tar-Campania che, entrando nel merito della vertenza, ha riaffidato i lavori alla D’Agostino prima in graduatoria ma esclusa dopo l’esito del procedimento . L’impresa di San Potito era stata esclusa dalla commissione di gara per la difformità di alcune dichiarazioni sui carichi pendenti che a parere della commissione legittimavano l’estromissione (decisione contestata dalla D’Agostino di cui il tribunale amministrativo ha accolto le ragioni nella fase di appello della vertenza avviata .Probabile l’appello al consiglio di stato . Ma il problema grosso è quello relativo al mancato accredito dei fondi del progetto finanziato nell’ambito del protocollo d’intesa post sisma(misura cosiddetta di “accelerazione della spesa”) da chiudere entro il 31 dicembre. Il cartellone del cantiere porta la data finale del 25 gennaio. Il presidente De Luca si impegnato a completare i progetti con una comunicazione inviata ai comuni lo scorso 30 dicembre : anche i progetti non “esitati” cioè senza accredito di fondi. Vedremo. Dopo anni di degrado ed inattività per la mancanza di fondi l’ex Macello- da trasformare in centro multiforme- continua il suo travaglio.

Michele Martuscelli

 

 

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