“Con la proroga dell’incarico di commissario all’Ospedale del Mare di Ciro Verdoliva abbiamo la certezza che i vertici della Regione Campania quando annunciavano a favore di telecamere l’imminente apertura del nosocomio di Ponticelli entro dicembre 2015 mentivano spudoratamente sulla pelle dei campani”. Lo dichiara Valeria Ciarambino, capogruppo alla Regione Campania del Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione Sanità che fa notare “Lo scorso settembre nel corso di un’audizione in Commissione ci fu comunicato che lo stato di avanzamento dei lavori era in dirittura d’arrivo e l’apertura era fissata per dicembre”. “Il Movimento 5 Stelle – sottolinea – denunciò una serie di criticità, che mal si conciliavano con l’annuncio di un’imminente apertura, sopra tutte il reclutamento delle 1500 unità di personale tra medici infermieri e tecnici che dovranno far funzionare un ospedale da 450 posti che sarà il più importante della Campania e del Sud d’Italia”. “In una successiva interrogazione del 9 novembre – continua – rivolta al presidente De Luca e al Commissario dell’Asl Napoli, chiedevamo come si intendeva fronteggiare il problema appunto del personale e quali erano le procedure adottate per il reclutamento delle unità di personale, di cui non c’era nessuna notizia”. “A distanza di tre mesi – denuncia Ciarambino – siamo ancora in attesa di una risposta e del taglio del nastro d’inaugurazione e chissà quanto ancora i cittadini campani dovranno aspettare”. “Apprendiamo che con un nuovo decreto pubblicato sul Burc – spiega – viene prorogato di altri 5 mesi il commissario Verdoliva e da fonti di stampa pare si punti ad avere una deroga ad hoc da parte del Ministero per assumere medici e infermieri: dunque nessuna ancora certezza”. “Non sappiamo neppure se già è stato compilato un piano dell’organico e delle specializzazioni che occorrono – evidenzia Ciarambino – nulla è da sapere di che fine faranno tutte le professionalità già presenti nei diversi nosocomi che dovranno chiudere o riconvertirsi”. “Resta più di un nodo da sciogliere – conclude – che va in evidente contrasto con le promesse affrettate di inaugurazioni miracolose. Segno che sui diritti dei campani si naviga ancora a vista, privando i cittadini di servizi essenziali per la vita com’è l’assistenza sanitaria”.

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