NAPOLI – Per il fallimento della storica pasticceria napoletana “Scaturchio” erano stati iscritti nel registro degli indagati altre tre persone per le quali la Procura aveva chiesto la misura dell’interdizione all’esercizio di attivita’ imprenditoriali. Spuntano i nomi di due funzionari di Equitalia. Il primo, M.C., secondo l’accusa avrebbe “omesso di adottare le iniziative che gli competevano ovvero che non iscrisse nuovamente l’ipoteca per il debito residuo che i proprietari di Scaturchio avrebbero dovuto pagare”. Il reato ipotizzato e’ quello di favoreggiamento reale.
L’altro , P.D.M, procuratore speciale, avrebbe “favorito gli amministratori della societa’ in fallimento, dichiarando falsamente che l’obbligazione tributaria, di cui era debitrice l’azienda era stata interamente estinta”. Pertanto sostiene l’accusa, “prestava consenso alla cancellazione dell’ipoteca iscritta a garanzia del debito”. Per i due funzionari non e’ stata emessa misura interdittiva dal parte del gip di Napoli Eduardo De Gregorio, che ha respinto la che nei prossimi giorni ascoltera’ i tre raggiunti ieri dal provvedimento, ovvero Paolo Scarfogliero Ferrara, Alberto Kunz e Pasquale Ucci. Il terzo nuovo indagato e’ l’amministratore di una societa’ fantoccio.