Per tornare al gol e cominciare nel migliore dei modi il campionato del Rio Grande do Sul, il cosiddetto ‘Gauchao’, a Walter Fernando Guglielmone non rimane che un modo: farsi prestare le scarpe da gioco dal fratello Edison Cavani, il bomber del Napoli. Guglielmone, calcisticamente Guly, e’ fratello di Cavani da parte di madre (i padri sono differenti) e ha da sempre un ottimo rapporto con il consanguineo idolo di Napoli, con il quale trascorre sempre le vacanze, come in occasione delle festivita’ di fine anno, passate a Salto.

Ora il 33enne Guly, anche lui attaccante, ha lasciato l’Uruguay dove giocava nel Wanderers ed e’ passato in Brasile nel Pelotas, club appunto del Rio Grande do Sul dove intende diventare l’idolo non del San Paolo, quello e’ suo fratello, ma dello stadio ‘Bocca del Lupo’, dove la sua squadra si esibisce e sogna di battere le ‘grandi’ Gremio ed Internacional di Porto Alegre. ”Edison e’ un po’ piu’ magro di me – racconta Guly – ed esce di piu’ dall’area. Io sono un attaccante vecchio stampo, che dentro l’area ci rimane. Siamo cresciuti insieme, e sia lui che io abbiamo avuto un pallone tra i piedi fin da piccoli”. Guly ha poi cominciato a giocare nelle giovanili del Nacional, agli ordini del suo idolo Hugo De Leon, mentre Cavani ha mosso i suoi primi passi nel Danubio, club che ha sempre avuto un ottimo vivaio. I due fratelli non hanno mai giocato insieme, mentre invece si sono affrontati due volte e Cavani non ha mai vinto. In una di queste due sfide, un Liverpool-Danubio, Guly segno’ due gol. ”Edison non mi ha mai battuto – racconta il fratello, che un passato anche in Messico ed Azerbaigian – pero’ quando ci siamo sfidati lui era ancora molto giovane. Non pensavo che sarebbe diventato cosi’ bravo, ed oggi sono orgoglioso di lui”. Ora pero’ Guly ha un problema: non segna piu’. Per questo ha chiesto aiuto ad Edison, convinto che per sfatare il ‘sortilegio’ non ci sia che un modo: calzare le sue scarpe (i due hanno lo stesso numero di piede), che automaticamente lo renderanno attaccante micidiale come il n.7 del Napoli. ”Io in Brasile sono venuto per fare bene – spiega – ma le scarpe di Edison non mi sono ancora arrivate”. C’e’ tempo fino a domenica 22, quando nella prima giornata del ‘Gauchao’ il Pelotas affrontera’ il Sao Luiz: il match del ‘Bocca del Lupo’ non sara’ affascinante come un Napoli-Milan a Fuorigrotta, ma l’importante e’ segnare.

 

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