Carlo Marino, candidato alle primarie del centrosinistra per la individuazione del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, sceglie di motivare con una lettera aperta alla città la sua decisione di accettare la sfida per il governo del capoluogo.
Ad un certo punto mi sono chiesto se avessi fatto tutto quanto era in mio potere per migliorare la città in cui cresceranno le mie figlie. Perché, a volte, nelle nostre giornate piene di impegni e di chiacchiere, capita che ci sfuggano i significati profondi delle cose che contano veramente. Siamo disposti ad accettare molto nella nostra vita, comprese le sconfitte, le disillusioni, gli errori. Ma mai potremmo accettare il rimorso di non aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per rendere migliore la vita e le prospettive dei nostri ragazzi. Questo è il motivo principale per cui mi candido alle primarie del PD con cui si sceglierà il candidato sindaco del Centro Sinistra alle elezioni comunali di Caserta. Ripartiamo dalle primarie, come è giusto che sia. Avrei potuto chiedere di “saltare il turno”, essendo io stato il candidato del 2011, sconfitto da una coalizione forte solo degli interessi e dei ricatti di un sistema di potere, successivamente franato sotto i colpi di quell’opposizione limpida e concreta che abbiamo condotto, con continuità, per 4 anni. Ma il Centro Sinistra qui a Caserta non ha padroni. È un’organizzazione viva e democratica. E ciascuno di noi conosce il valore di questo confronto e la correttezza di questa competizione: chiunque vincerà avrà il sostegno degli altri e questa certezza ci fa davvero forti. Caserta, come tutta la Campania e il nostro Sud, esce devastata da questa lunga e ingiusta crisi che ha reso i più deboli ancora più indifesi. Ma finalmente abbiamo imboccato la risalita. Tutti i segnali tornano a farci sperare in una ripresa dell’economia e quindi – di conseguenza – nella ripresa occupazionale. Grazie al Jobs Act e agli altri provvedimenti del Governo, oltre 500.000 giovani – in un solo anno – hanno trovato un’occupazione stabile. Migliaia di insegnanti sono entrati a testa alta nella scuola, dove ora sono chiamati a dare il meglio di sé. Le azioni di sostegno al reddito, come ad esempio gli 80 euro promessi e mantenuti o l’eliminazione definitiva della tassa sulla prima casa, si sono rivelate concrete. Sono orgoglioso di essere stato tra i primi nella nostra città a sostenere, fin dalle primarie del 2012, il coraggioso tentativo di rinnovamento del PD auspicato da Matteo Renzi. Lo sono stato ancora di più oggi quando l’ho incontrato Premier – tra i più giovani d’Europa – in visita alla nostra Reggia. Caserta deve essere protagonista di questa fase di rilancio del nostro paese e cogliere l’occasione rappresentata da questa eccezionale fase di sviluppo e di crescita. Abbiamo tutto: la qualità assoluta dei nostri prodotti agroalimentari, la bellezza del nostro patrimonio storico ed artistico, la nostra industria qualificata e moderna. E tanti giovani capaci, che studiano e si battono per affermare il loro futuro nella terra che amano e a cui appartengono. Il nostro programma – che scriveremo insieme, in mille e uno incontri – sarà il frutto preziosissimo di una grande discussione che faremo aprendo il nostro libro dei sogni. Non di quelli inutili e futili, ma di quelli che dedichiamo alla nostra terra e che ogni mattina ci danno la forza di affrontare la quotidianità in una città ancora troppo indietro nei servizi essenziali, nei trasporti, nel decoro urbano, nella solidarietà verso i più deboli. Noi del PD rappresentiamo il baluardo che in questi anni ha impedito che la camorra prendesse il sopravvento. Di ciò dobbiamo ringraziare, in primo luogo, la costante azione delle forze dell’ordine e della magistratura. Esse hanno potuto contare sempre sul nostro sostegno. Ora che i vecchi clan sono stati sconfitti bisogna impedire che nuovi – più violenti e spietati – ne prendano il posto. La nostra azione sarà improntata a stabilire la legalità, quella che si pratica tutti i giorni e non solo nei comizi, quella che è fatta di trasparenza, onestà, rispetto delle regole. Regole che devono valere per tutti, senza i privilegi e i vantaggi che, troppo spesso, sono riconosciuti solo ai potenti. Così come dobbiamo sapere che rendere più sicura la nostra città è un bisogno prima di tutto dei più deboli, dei cittadini esposti, dei quartieri poveri. Ormai sapete come sono fatto. Non sentirete mai da me un insulto urlato nei confronti di un avversario, non avrete mai da me un gesto di intolleranza, un atto di arroganza. Ascolterò tutti e cercherò la soluzione migliore. Cercherò di unire i casertani e di fare di Caserta una grande città. Una vera “Reggia”, dentro e fuori.