Una Fondazione ferma e non inclusiva. Convocato il Forum Carditello per il prossimo mercoledì 24 febbraio 2016, h 16,30. Agenda 21 per Carditello, Comitato Don Peppe Diana, CSV Assovoce Caserta, Forum Terzo Settore Caserta e Libera Coordinamento Caserta promotori dell’incontro palesano la necessità di un momento di confronto collettivo sulla Fondazione che non decolla ed evidenziano “A sei mesi dall’Accordo di Valorizzazione per la Reggia di Carditello, sottoscritto tra Ministero, Regione Campania, Comune di San Tammaro e Prefettura di Caserta, non si conosce ancora la data di avvio della prevista Fondazione per la gestione del sito borbonico, ma soprattutto in tutti questi mesi il lavoro portato avanti dalle istituzioni per definire le modalità di gestione della residenza reale è stato mancante di una reale volontà di innescare un processo, partecipativo e inclusivo che coinvolgesse tutti i portatori d’interesse nella definizione delle norme costitutive che regoleranno il funzionamento della Fondazione e dunque la gestione del sito reale, così come previsto dall’accordo di valorizzazione firmato lo scorso 3 agosto 2015. La mancata partecipazione, pure sancita ed enunciata nell’accordo istituzionale, rischia, in questa fase, di indebolire il fecondo rapporto di collaborazione sperimentato in questi anni tra Stato e cittadini, che ha permesso il 9 gennaio 2014 di riportare nella disponibilità pubblica il real sito di San Tammaro, dopo anni di degrado e di abbandono. Ma soprattutto la volontà di non dialogare e confrontarsi in trasparenza con i territori e con le diverse componenti della società civile, rischia di mortificare le migliori pratiche ed energie positive, come Agenda 21per Carditello, impegnate da anni nella tutela e valorizzazione dei territori e dei beni comuni. Riteniamo che se non si permette a tutti, fin da subito, di fornire il proprio contributo di idee per la Fondazione per Carditello, che si vuole partecipata; se verrà presentato un atto costitutivo preconfezionato in cui, con esclusiva presenza istituzionale, si predeterminano le finalità, i tempi e le modalità di accesso e partecipazione, sarà minato il rapporto fiduciario che risiede in un processo realmente democratico e concretamente fondato sul dialogo e sull’effettiva condivisione di metodi e contenuti”.