A seguito dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del Bacino di Crisi dell’area di Caserta con Cgil-Cisl-Uil e Fim-Fiom-Uilm di Caserta, in cui si è fatto il punto della vertenza che delinea risvolti drammatici per tanti lavoratori da mesi senza nessun sostegno al reddito, Cgil-Cisl-Uil e Fim Fiom Uilm denunciano la mancanza di risposte alle istanze più volte ripresentate al tavolo negli incontri (l’ultimo risale al 18 dicembre 2015) tenuti in Regione Campania. I circa 1000 lavoratori dell’area di Crisi di Caserta, per cui sembra siano state riconfermate le iniziative di ricollocazione e reindustrializzazione legate ai Piani di Azione e Coesione, non hanno avuto copertura di ammortizzatori sociali, per svariati mesi del 2015, adducendo motivazioni tecniche superabili con scelte politiche chiare nell’ambito della normativa vigente (come più volte ribadito al tavolo negli incontri sindacali di approfondimento), che tardano a venire presentando, viceversa, soluzioni che sono inconsistenti e inadeguate per lavoratori che aspettano da anni il realizzarsi di impegni istituzionali presi dalle più alte cariche dello stato (Accordi di programma 2008) e poi ribaditi in successivi provvedimenti. Pensiamo che sia finito il tempo di studiare e sperimentare sulla pelle dei soliti noti e sia arrivato il tempo delle risposte e degli impegni concreti, pertanto: Lunedi 22/2/2016 dalle ore 10.00 si terrà un presidio presso la Prefettura di Caserta, per sollecitare la richiesta di incontro avanzata da Cgil-Cisl-Uil Regionali e ottenere maggiore attenzione ed efficienza nel dare respiro a tante famiglie allo stremo.

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