Fallisce il tentativo di mettere fine all’amministrazione Zullo a Sant’Arpino. Soltanto otto i consiglieri comunali presenti nello studio del notaio Pelosi dove l’ex assessore Iolanda Boerio ha cercato di raggiungere la fatidica quota nove, che avrebbe significato scioglimento dell’amministrazione comunale affidata al facente funzioni dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il sindaco eletto. Oltre alla Boerio erano dal notaio Angelo Lettera, Manuela Cinquegrana, Giovanna Valerlese, Elpidio Maisto, Adele D’Angelo, Andrea Guida e Francesco Pezone. I consiglieri, proprio in questi minuti, stanno decidendo di sottoscrivere una mozione di sfiducia che sarà portata in consiglio comunale. In quella sede il nodo sarà tutto politico. Da regolamento del consiglio comunale santarpinese la mozione di sfiducia deve essere sottoscritta da almeno 7 consiglieri e il presidente del consiglio ha dai 10 ai 30 giorni per portarla in discussione.

 

Ecco il testo:

OGGETTO: MOZIONE DI SFIDUCIA EX ART 52 D.LGS  267/00 e art. 28 statuto Comune di Sant’Arpino

I sottoscritti

 

 

 

 

in qualità di Consiglieri comunali del Comune di Sant’Arpino  VISTI – Gli artt. 39 e 52 del D.Lgs. 267/2000; – L’art. 28, commi 2- 3-4-5-6  dello Statuto del Comune di Sant’Arpino

Premesso

-che, alla luce delle recenti dichiarazioni politiche dei vari gruppi consiliari e dei singoli consiglieri comunali,  il quadro politico santarpinese è estremamente frammentato ed è caratterizzato da una eccessiva  precarietà dell’azione amministrativa

Considerato

Che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza,  a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale.

Tutto ciò premesso

I sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2013 a seguito delleelezioni amministrative, nei confronti di tutti i cittadini santarpinesi e consci dell’impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante l’aggravarsi della situazione politica –amministrativa.

CHIEDONO

la convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria a norma dell’art. 28, comma 4 e 5 dello Statuto Comunale di Sant’Arpino onde procedere alla votazione per appello nominale della suestesa mozione di sfiducia ex art. 52 D.lgs. 267/00 e art. 28 Statuto del comune di Sant’Arpino, che formalmente presentano

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