“Era un bravo ragazzo, era buono come il pane. Non aveva nemici, tutti gli volevano bene”. Giuseppe Amendola descrive così suo figlio Giovanni, ucciso a 18 anni e sepolto alla periferia di Napoli. “Amava la vita ed era un ragazzo sereno, anche nelle ore prima della scomparsa – racconta all’Ansa – non aveva mostrato alcuna preoccupazione, non aveva detto di aver paura di nessuno”. Era disoccupato Giovanni, racconta il padre che ora dice, “non so proprio come continueremo a vivere”. “Ci è crollato il mondo addosso – aggiunge – speravamo di ritrovarlo vivo e no, non so proprio perché sia stato ucciso così”.