Lo avevamo annunciato. E come sempre è accaduto. Anzi, per citare un film che amiamo molto, accadrà domani. Il commissariamento del Pd casertano è solo questione di ore. Assunta Tartaglione ha convocato per domattina (29 febbraio) i rappresentanti istituzionali dem di Terra di Lavoro nella sede regionale del partito per “comunicazioni urgenti”. Cosa dirà la leader campana del Pd ai big casertani? Quello che aveva già detto lo scorso 21 febbraio Lorenzo Guerini (come anticipato da Campania Notizie) ad alcuni rappresentanti istituzionali, tra cui gli eurodeputati Pina Picierno e Nicola Caputo, e il consigliere regionale Gennaro Oliviero: “Il Pd della provincia di Caserta sarà commissariato”. In un primo momento il braccio destro di Renzi preannunciò tempi brevissimi con il possibile invio del commissario entro un paio di giorni. Poi ha concesso un po’ di tempo in più. Rimandando la drastica decisione a dopo la celebrazione delle primarie, cioè dopo il 6 marzo. Ma con le ultime vicende la situazione è precipitata. Nella città capoluogo tre candidati su quattro si sono ritirati in aperta polemica con Carlo Marino. E quindi probabilmente addio primarie. Il tesseramento sta lasciando morti e feriti in diversi circoli. Per chiudere in bellezza, da tre mesi il partito è completamento allo sbaraglio, senza né capo, né coda. Tutti vogliono comandare. E quindi nessuno comanda. La misura è colma. Ne sono consapevoli i vertici nazionali. Che pur controvoglia non hanno avuto altra scelta che optare per il commissariamento. Il nome del commissario non è stato ancora indicato ma forse già domani sarà comunicato dalla Tartaglione ai big casertani. Non sarà né casertano, né campano. Arriverà direttamente dalla Capitale per garantire una gestione imparziale e per fare piazza pulita con l’obiettivo di porre fine alla guerra tra le correnti. Pd casertano commissariato. Game over.
Mario De Michele