E’ partito lo sprint per le primarie a Napoli, in cui domenica il Pd punta a portare alle urne oltre trentamila elettori. Chiusa la lista dei seggi, che in totale saranno 78, divisi nelle dieci municipalità: l’ottava, che raggruppa Chiaiano, Piscinola e Scampia, è quella che ne ha di più, dieci. Nella stesura definitiva della commissione di garanzia, dopo il ricorso di Marco Sarracino, sono stati tolti dalla lista otto seggi e poi aggiunti altri tre, che non c’erano in precedenza. Oggi c’è stata una coda polemica su un seggio di Chiaiano che sembrava in un ristorante di via Orsolone: di fianco c’è però l’associazione “La Collinare” che ospiterà il voto del centrosinistra. Intanto, i 5 stelle avviano le procedure per la selezione del candidato sindaco: a correre sono in 118. “Sono soddisfatto per la prova di maturità dimostrata nella commissione di garanzia da parte di tutti i membri”, ha sottolineato Marco Sarracino, che spiega come “i membri della commissione hanno deciso di accogliere molte delle mie segnalazioni”. Il candidato di Area Riformista rilancia il tema del confronto tra candidati che sembra però di difficile concretizzazione. “Ora mi aspetto nell’ultima settimana di campagna che si propongano ai cittadini tutti gli elementi per poter scegliere, tra cui il confronto tra i candidati. Si è fatto a Roma, a Milano non capisco perché Napoli debba costituire un’anomalia”. Antonio Marfella, candidato del Psi, ci sta, Valeria Valente pure (a patto che ci siano tutti), dallo staff di Antonio Bassolino fanno sapere che non c’è stata una vera richiesta di disponibilità ma una proposta di data e ora che erano già impegnate. Intanto i candidati si concentrano sui temi della campagna elettorale. Bassolino anche oggi ha proseguito la sua campagna “casa per casa”, ma ha anche avuto due incontri pubblici prima con Pietro Folena e poi con Bruno Tabacci. In primo piano per l’ex sindaco il trasporto pubblico: “Muoversi – spiega – è diventata un’impresa. I napoletani hanno diritto a mezzi puliti e frequenti. Nei prossimi cinque anni possiamo e dobbiamo completare la metropolitana. Il trasporto pubblico deve essere di nuovo un fondamentale diritto di cittadinanza”. Non è mancata una stoccata al sindaco: “In un quartiere popolare – ha ‘twittato’ Bassolino oggi – un ragazzo mi dice: ‘È durato poche settimane il sindaco di strada. Spero che duri 5 anni il sindaco casa per casa’”. De Magistris si autodefinì sindaco di strada nei giorni della sospensione per la Severino. Si concentra sulla sanità, invece, Valeria Valente che ha accolto oggi a Napoli il sottosegretario Vito De Filippo: “Ho visitato – spiega la parlamentare – alcuni ospedali, ho ascoltato i medici e gli operatori sanitari. Mi hanno raccontato delle difficoltà con le quali devono confrontarsi per assicurare ai cittadini il diritto alla salute, segnalandomi il bisogno di infrastrutture intorno ai presidi ospedalieri, azioni che un’amministrazione comunale può e deve mettere in campo. “Scassare” è facile, ricostruire è difficile e può farlo solo chi ha cultura amministrativa”, ha concluso attaccando anch’essa il sindaco in carica.