In uno “Stato di diritto” è quanto mai sconcertante apprendere dalle testate giornalistiche di essere indagato senza aver ricevuto alcuna notifica da parte della magistratura. A questo punto credo che sia doveroso porsi degli interrogativi. Se alla stampa sono state fornite informazioni di cui sono all’oscuro è grave, perché un “presunto indagato” dovrebbe essere il primo a saperlo. Se all’incontrario le accuse lanciate dalle testate giornalistiche sono il frutto di una personale interpretazione, artatamente riportata, è gravissimo. Sulla scorta di quanto pubblicato da vari quotidiani devo avvalorare l’idea di una regia occulta, la cui macchina da presa è azionata da chi, per motivazioni politiche o personali, vorrebbe gettare fango mediatico sul mio operato. Non ho avuto alcun timore a sfidare i poteri forti del clan. Ho denunciato, e non mi sono lasciato intimorire nemmeno dinanzi alle nuove minacce dello scorso anno. Con la mia denuncia, di circa quattro anni fa, sono scattate le manette per ben sette esponenti del clan Zagaria. Non potrei mai lasciarmi intimidire dal politico frustato di turno o da qualche giornalista che usa il potere della diffamazione. Tuttavia, resto sempre fiducioso nei confronti del lavoro degli organi della magistratura, come più volte ribadito resto a disposizione per qualsiasi chiarimento politico-amministrativo. Chi rappresenta lo Stato mi ha tutelato nelle difficili e coraggiose scelte che ho fatto, sono convinto che si continuerà su questa scia. E’ doveroso chiarire che chi inneggia alle mie dimissioni evidentemente vorrebbe vedere il nostro territorio ancora stretto nelle maglie dei clan. Non permetterò mai che la mia Cittadina ritorni ad essere ostaggio del malaffare.

Marcello De Rosa

(Sindaco di Casapesenna)

 

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