Sarebbe legato al diverbio che vide protagonisti Giosuè Ruotolo e Trifone Ragone il movente del duplice omicidio dei fidanzati di Pordenone per il quale da ieri sera lo stesso Ruotolo è stato rinchiuso nel carcere di Belluno. È quanto emerge da fonti investigative della Procura di Pordenone che alle 11.30 di oggi hanno convocato una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’inchiesta. Secondo quanto apprende l’ANSA, i dissapori nacquero quando i due commilitoni – ed ex coinquilini – furono protagonisti di un acceso scambio di vedute che degenerò fino allo scontro fisico. Da allora Ruotolo, secondo l’accusa, avrebbe pianificato la propria vendetta messa poi in atto la sera del 17 marzo nel parcheggio del palazzetto dello sport cittadini.


 

 

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