“Ai centri accreditati della diabetologia viene impedito di lavorare. Denunceremo il dottor D’Amore, direttore Asl Napoli 2, perche’ sta facendo assistere malati cronici di diabete in strutture prive del decreto di apertura e funzionamento. De Luca? La luna di miele è finita. Bisogna restituire i fondi che ci sono stati sottratti alla specialistica. Siamo imprenditori professionisti ai quali sono state sottratte risorse ed ai quali si sottraggono ancora pazienti per mandarli in strutture che non sono a posto. Andremo fino in fondo”. Cosi’ Vincenzo D’Anna, presidente nazionale Federlab e senatore ALA oggi in una conferenza stampa indetta dalle associazioni di categoria rappresentative delle tre macro aree (Specialistica Ambulatoriale, Ospedalità, Riabilitazione) della sanità privata accreditata (FederLab, Aiop Campania, Anpric, Aris, Aspat Campania, Confederazione Centri Antidiabete, Confindustria Campania, Coordinamento Aias Anffas, Federcardio, Nova Campania e Snr) oggi all’Unione Industriali a Napoli. “Ho detto a De Luca: se vuoi farti tutte le analisi (55 milioni) nei centri pubblici, fai pure, ma sappi che ognuna di esse ti costera’ 2 euro in piu’. Basta confondere il profitto con i profittatori. Basta pregiudizi contro la sanita’ privata accreditata. Basta tagli solo nei confronti del privato. Vado all’arche’ delle cose: il nodo e’ politico. Abbiamo un governatore che ha fatto dell’abolizione dei tetti di spesa un punto d’onore. Sono convinto che, da uomo d’onore, terra’ fede alla parola data. Ma senza concorrenza tra pubblico e privato, senza taroccare i fondi e senza – dice D’Anna – la pretesa che basti un wc purche’ gestito dallo Stato, perche’ le cose vadano bene, questa regione non si salvera’”. Capitolo a parte e’ quello per la ‘spendig review’. “Magari ci riportassero ai livelli di dieci anni fa. Almeno – aggiunge il presidente di Federlab – ci ridarebbero i soldi che ci hanno sottratto fraudolentemente”. Nessun timore poi per eventuali controlli ai servizi offerti dai privati anche perche’ “per monitorare la sanita’ pubblica – dichiara il senatore – ci vorrebbero i Nas”. D’Anna ironizza poi su come gestire i rimborsi. “Spalmare il budget mensilmente? Che scienziati i nostri commissari: invece di fare quattro mesi di digiuno faremo quindici giorni di digiuno ogni mese” E ancora: “La Campania non e’ l’Asl di Lucca, retta a suo tempo, dall’attuale commissario Polimeni. È come se mettessimo il presidente di Chiaia (municipalita’ di Napoli, ndr) a fare il sindaco di New York. Non ci si puo’ imporre un modello che non ci appartiene”. “Denunceremo ai Nas tutte le strutture pubbliche prive di decreto sindacale e pretenderemo che il governatore ci fornisca tutti i necessari permessi. Denunceremo il direttore dell’ASL Napoli 2 perche’ – conclude D’Anna – sta facendo curare i malati di diabete in strutture prive dei necessari requisiti di legge”.

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