Piedimonte Matese- Prima un “corto”, un video su un caso di stalking(persecuzione) a danno di una ragazza per fare entrare gli studenti sul terreno delicato della violenza e poi l’illustrazione di un questionario distribuito alle medie .E’ stato avviato così il confronto sul tema della città delle donne svoltasi stamane nell’auditorium di San Domenico nell’ambito della rassegna promossa dall’amministrazione comunale e dal museo civico. Ci ha pensato la direttrice scientifica del “Mucirama”, Raffaella Marino, a mettere ad agio l’uditorio giovanissimo (superiori e medie) spezzando quella pellicola di imbarazzo che spesso accompagna problematiche di questo spessore a rischio di enfasi e retorica . Interventi brevi ed essenziali di esponenti di associazioni e del mondo istituzionale( due “assessore” per palare della loro esperienza in corso) ed una giovanissima la presidente del consiglio baby, Ludovica Festa. Il primo ad intervenire è stato Leopoldo Spinosa impegnato nel progetto Violenza Stop nei 31 comuni dell’ambito C4 dando una serie di chiavi di lettura delle risposte compilate in merito al fenomeno complesso della violenza alle donne : il questionario ha cercato di capire il grado di informazione/ conoscenza e di percezione del problema. Ilaria Boccagna e Drusida De Nicola dell’associazione spazio donna impegnate nel centro antiviolenza Aurora hanno fatto il punto della situazione : la Boccagna rivendicando il lavoro socio-culturale svolto nel territorio mentre l’avvocatessa De Nicola ha fatto il punto del quadro legislativo e quindi degli strumenti attivati(Nuove norme per il contrasto della violenza di genere che hanno l’obiettivo di prevenire il femminicidio e proteggere le vittime) per tutelare le donne e sulle forme di sostegno sia legali che di carattere organizzativo e psicologico definite dalla normativa statale. Poi è stata la volta di Danila Perri( pubblica istruzione ) e Cristina Palumbo (bilancio e finanze) da poco meno di un anno impegnate nella giunta di centro sinistra guidata dal sindaco Vincenzo Cappello. Hanno ringraziato gli organizzatori e spiegato le ragioni della scelta di amministratrici. Perri, avvocatessa, sposata con tre figli, ha richiamato il titolo della tesi in giurisprudenza che riguardava i rapporti tra donne e magistratura : E’ stata una scelta combattuta ma l’ho accolta come una sfida perché a me piace mettermi in discussione pur sottolineando il carattere di lavoro collettivo , di squadra. La Palumbo, già è stata impegnata come tutor del consiglio comunale dei ragazzi(“una bella esperienza”) e di presidente dell’Azione cattolica diocesana rivelando di aver detto no per due volte “ma poi ho accettato di fare l’assessore, un compito certamente complicato ma le donne hanno dalla loro parte la tenacia di risolvere i problemi anche per lottare contro persistenti pregiudizi. Ricordo che nella prima riunione di AC furono sorpresi di trovare una donna come presidente”. Infine l’intervento di Ludovica Festa che ha spiegato il lavoro svolto.
Michele Martuscelli