“Gli attestati rilasciati ai volontari del nucleo di Cesa che hanno frequentato il corso teorico/pratico di Protezione Civile tra Carinaro e Cesa, tenutosi sabato 20 e domenica 21 febbraio, sono mendaci”. Lo dichiarano in una nota gli esponenti di Cesa C’è che attaccano. “La cosa è stata confermata ai nostri rappresentanti dai funzionari regionali Nicola Di Benedetto (la cui firma fasulla compare sotto gli attestati) e Francesco Santoianni, consultati di persona presso la Scuola di Protezione Civile “E. Calcara” di Napoli. La certificazione del “Corso addestrativo teorico pratico di protezione civile”, recante il simbolo della Regione Campania, oltre a contenere evidenti errori ortografici, è dunque carta straccia. È una cosa gravissima che mortifica il concetto nobile di volontariato e la preziosa opera dei volontari, esponendoli a problemi seri. La certificazione della formazione per chi partecipa ai corsi è un documento fondamentale, oltre che per l’acquisizione di specifiche competenze, anche per la regolarità rispetto agli obblighi formativi derivanti dalle leggi vigenti. L’uso di documentazione contraffatta, è reato. Tanti ragazzi e ragazze, inoltre, utilizzano gli attestati e le certificazioni ottenute durante l’attività di volontariato nei nuclei di Protezione Civile come crediti formativi per coronare il sogno di entrare nelle Forze Armate. Illuderli e beffarli con la consegna di documentazione mendace, significa non solo privarli di questa possibilità ma renderli passibili di denuncia. Cesa C’è li tutelerà in tutte le sedi, nei modi più opportuni. La Protezione Civile è una cosa seria. Non ci interessano processi sommari ma chi ha sbagliato deve assumersene tutte le responsabilità”.