La Giunta per le Immunità del Senato ha detto sì all’autorizzazione dell’uso delle intercettazioni per il senatore di Cor Antonio Milo coinvolto nell’inchiesta su “Fisiodomus” un centro fisioterapico che, come scrivono i Pm di Napoli, nonostante “avesse dismesso ogni attività dal maggio 2010 aveva di fatto continuato ad operare come una vera e propria azienda criminale rilasciando in maniera sistematica certificati, attestati e fatture riferite a prestazioni fisioterapiche mai effettuate”. Dalle indagini, secondo quanto si legge negli atti inviati alla Giunta dalla procura di Napoli, sarebbe emerso che Antonio Milo, ora senatore di Cor (all’epoca dei fatti deputato), insieme all’ex parlamentare Marco Pugliese, si sarebbero fatti rilasciare, da alcuni responsabili del centro fisioterapico “fantasma”, delle fatture per prestazioni fisioterapiche intestate a loro nome e a quello di alcuni loro familiari. Prestazioni però, che anche grazie alle intercettazioni disposte, sarebbero risultate mai effettuate e “ciò evidentemente per ottenere l’indebito rimborso del relativo importo da parte del servizio sanitario integrativo della Camera dei deputati” nonché “di consentire al centro di riabilitazione una fittizia operatività”. In tutto, sempre secondo quanto sostengono i magistrati, ad Antonio Milo “sarebbero stati illegittimamente rimborsati 9.160 euro, mentre Marco Pugliese ha ottenuto illegittimamente rimborsi per 3,960 euro”. La decisione della Giunta presieduta da Dario Stefano (Misto) di dire sì all’uso delle intercettazioni per Antonio Milo dovrà ora passare al vaglio dell’Aula di palazzo Madama.

 

 

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