“Non sono pessimista sulla legge elettorale. Credo che un accordo sia possibile se tutti mettiamo sul tavolo le nostre proposte e ci prepariamo a discuterne in modo costruttivo. Noi per esempio siamo favorevoli a un sistema proporzionale con sbarramento alla tedesca e siamo pronti a mantenere l’indicazione del candidato premier prima del voto, in modo che i cittadini possano scegliersi il governo, e non solo il partito.

L’importante e’ uscire dai sistemi rigidi, dalle coalizioni forzose, che in tutti questi anni ci hanno dato governi che non riuscivano a governare. In Germania, quando si va a votare, gli elettori sanno che l’alternativa e’ tra democristiani e socialisti. Ma sanno anche che in caso di necessita’ puo’ accadere che si faccia la grande coalizione”. Lo dice Pier Ferdinando Casini, in un’intervista a ‘La Stampa’. “Abbiamo molto da fare: non si tratta solo -aggiunge il leader centrista- di agire sui costi della politica, ma di riformare il bicameralismo, i regolamenti, la legge elettorale. Io penso che un’intesa su questi punti sia possibile e a portata di mano. Sulla distinzione di ruoli tra Senato e Camera c’e’ larga condivisione. La riduzione del numero dei parlamentari di almeno cento dalla prossima legislatura e di un terzo a partire dalla successiva e’ assolutamente necessaria. E sui regolamenti Luciano Violante ha messo a punto un progetto assai puntuale. Certo, si tratta di lavorare seriamente”.

 

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